La denuncia parte da Coldiretti Puglia in occasione della giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro dei bambini.
Bari – Dalle conserve di pomodoro cinesi all’ortofrutta sudamericana a quella africana in vendita nei supermercati fino ai fiori del Kenya, quasi un prodotto agroalimentare su cinque che arriva in Italia dall’estero non rispetta le normative in materia di tutela dei lavoratori – a partire da quella sul caporalato – vigenti nel nostro Paese, prodotti ottenuti dallo sfruttamento del lavoro dei 108 milioni di bambini sfruttati nelle campagne.
E’ la denuncia di Coldiretti Puglia, in occasione della giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Secondo la Fao quasi la metà di tutto il lavoro minorile del mondo avviene in Africa con 72 milioni seguita dall’Asia con 62 milioni ma rilevante è la diffusione anche in Sudamerica, aree dalle quali – sottolinea la Coldiretti – l’Italia importa ingenti quantità di prodotti agricoli ed alimentari che arrivano sulle nostre tavole.