Dirigente ed Assessore ai lavori Pubblici hanno silurato e scaricato tutte le colpe, anche le loro, su un proprio funzionario.  

Palazzo LL.PPCronaca/ di p.z.

Qualcuno potrebbe definire la Determinazione della Dirigente dei Lavori Pubblici, e rispettivo assessore, una piena assunzione di colpa anche se a pagare, almeno per il momento, sono stati altri. Qualcun altro, invece, potrebbe utilizzare sicuramente aggettivi più corposi e pesanti. La Determina è la n. 491 del 1° aprile 2015, l’ oggetto di riferimento sono i lavori della sede comunale almeno nella parte che viene definita la nuova sede dello IAT. Qualcuno ha detto che lo I.A.T colpisce ancora, che sia diventato come la maledizione della prima luna?

Solo dicerie e fantasticherie, basta guardare cosa sta succedendo in c.so Porta Luce con i basoli e la fontanina per rendersi conto che le maledizioni dovrebbero essere molteplici ma che poco hanno a che fare con quanto sta succedendo e che se fossero definite incapacità ed incompetenza non si sarebbe troppo distanti dalla verità.

Fermiamoci per ora ai soli lavori dell’immobile di via Umberto I seguendo le riflessioni scritte e lasciate ai posteri dalla Dirigente dei LL.PP in un momento sicuramente di estrema lucidità. Con riferimento ai lavori dell’immobile, i cui lavori erano stati affidati alla ditta Greco con Direzione dei Lavori, Responsabilità della Sicurezza e RUP al funzionario comunale geometra Daniele Grappa, la Dirigente scrive che: ” In corso d’opera sono stati rinvenuti ornamenti nella parte alta della muratura interna degli immobili oggetto di sistemazione e che di ciò il Responsabile del Procedimento, con nota del 16.03.2015, ha dato immediata comunicazione alla Soprintendenza per i beni Storici della Puglia procedendo contestualmente alla sospensione dei lavori; che l’immobile oggetto degli interventi risulta avere più di settanta anni e, perciò, assoggettato alla presunzione di interesse culturale (…)”

Insomma la Dirigente ci dice che scopre che l’immobile ha più di settanta anni e come tale i lavori dovevano essere assoggettati al parere preventivo della Soprintendenza quando la stessa Soprintendenza viene a dirglielo. Capiamo che l’assessore al ramo è di Corigliano e poco sappia della storia della città, capiamo pure che la Dirigente proviene da Pescara e poi da Bresso ed anche lei poco sappia. Ma pretendere che un Dirigente ed un Assessore si informino, trattandosi di centro storico, di che tipo di lavori si tratti è conosca la legislazione in materia è pretendere troppo?

Nell’occasione come se non bastasse la nostra Dirigente scopre altre cose grazie all’intervento della Soprintendenza. Scopre che esiste una sentenza del Consiglio di Stato la quale afferma che : “gli interventi concernenti gli immobili di interesse storico e artistico è necessario siano affidati alla specifica professionalità dell’Architetto” L’architetto Dirigente scopre le competenze di un architetto quando la Soprintendenza le fa notare che esiste una sentenza del Consiglio di Stato. Facciamo finta che un ingegnere non abbia il dovere di saperlo, ma che non lo sappia un architetto fa ridere.

Le perle distribuite con questa Determina non finiscono però qui. La nostra scheggia di saggezza e di celerità cosa fa? Dispone la sospensione dei lavori. Ma come non aveva scritto prima che lo stesso Direttore dei Lavoro li aveva già sospesi nel momento in cui aveva avvisato la Soprintendenza per il rinvenimento degli ornamenti murali? Avrà pensato che siccome scripta manent se lei scrivesse dimostrava pure che era vigile ed attenta.

Contemporaneamente scopre anche che le funzioni di Direttore dei lavori, Responsabile della Sicurezza e del RUP erano stati assommati tutti nella persona del geometra Grappa e cosa ti fa? Provvede “ con nota prot. n. 20150010137 del 24.03.2015, a revocare tali incarichi nei confronti di quest’ultimo oltre a disporre la totale sospensione dei lavori” Quante cose riesce a scoprire tutte insieme, pare quasi quasi Alice nel paese delle meraviglie, fa tanta tenerezza.

Ma non finisce qui. Una volta saputo che esiste la sentenza del Consiglio di Stato che sancisce che  l’assegnazione della direzione dei lavori, in casi tipici come il nostro, deve essere affidata ad un architetto scopre un’altra cosa e cioè che : “occorre individuare una figura professionale esterna a questo Ente idonea a svolgere il Servizio di Direttore dei Lavori e di Coordinamento della Sicurezza in fase di Esecuzione”.  Lascia, pertanto, al geometra Grappa la responsabilità unica del procedimento e pensa all’architetto esterno, e sapete perché? Perché “ all’interno della dotazione organica di questa Amministrazione è rinvenibile una sola figura professionale di Architetto, nella persona della Dirigente della Direzione Lavori Pubblici, la quale, tuttavia, per le notevoli incombenze gravanti sulla posizione ricoperta è nella impossibilità di espletare le funzioni di Direttore dei Lavori e di Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione, nei modi e nei termini che la normativa richiede

Qui veramente servirebbe la figura professionale di uno psicologo. Bisogna sapere che la nostra Dirigente in pieno accordo con l’assessore di riferimento hanno provveduto, anche all’interno del Dipartimento dei Lavori Pubblici, a conferire le responsabilità di incarico e di funzione ai vari funzionari. Ognuno è responsabile dell’andamento e della funzionalità di un settore specifico. Anche l’arch. Taraschi ha distribuito incarichi e responsabilità al geometra Grappa, al geometra Toma ed al geometra Serafino. Qualcuno ha maliziosamente commentato: “ le responsabilità le hanno scaricate tutte su di noi, i Dirigenti ci stanno solo per le medagliette e lo stipendio?”. Il ragionamento non fa una piega e la storia raccontata con questa Determina lo dimostra pienamente. Sembra quasi che la Dirigente dei LL.PP. fosse di passaggio da queste parti. Insomma lei in tutta la vicenda sembrerebbe immacolata, pura ed incolpevole.

Altra considerazione. Concentrazione di incarichi e di lavoro su un solo funzionario in nome di un risparmio economico da parte dell’Amministrazione Comunale che poteva essere investito in migliorie in fase di esecuzione dei lavori. Lodevole, vedi il discusso ascensore non previsto nel progetto iniziale. Il criterio del risparmio, però, svanisce quando va ad investireuna potenziale responsabilità e lavoro della Dirigente e va a finire che si scelgono una professionista esterna. Però una domanda è d’obbligo ed è obbligo per la Dirigente e l’assessore Coccioli rispondere. Ci possono spiegare in quali capitoli di spesa sono stati impegnati gli oltre 10.000 euro con cui si dovrà pagare la professionista. Abbiamo letto solo dei numeri in determina ma non la denominazione del capitolo. Una cosa è certa, non possono essere desunti dalle somme ricevute in finanziamento in quanto il relativo capitolato d’appalto non prevedeva costi per direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza essendo affidate a professionista interno. Si tratterà quindi di somme a carico del bilancio comunale e non credo che ciò sia possibile, inviterei pertanto la Dirigente dei LL.PP. e quella della Ragioneria Generale ad essere caute su una vicenda che potrebbe rivelarsi alquanto spinosa.