Lettera aperta del consigliere comunale del PSI Paolo Spoti al presidente dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina.
Cronaca/Politica/ di Giuseppe Spoti consigliere comunale PSI Galatina.
Egregio Dott. Roberto Casaluci,
rivolgo a Lei,
in qualità di Presidente dell’Unione dei comuni della Grecia Salentina, i miei
complimenti ed il mio sostegno per la candidatura a capitale Europea della
cultura 2021 dei comuni che rappresenta.
Dal nulla a primo partito e per questo prepotentemente entrato, nell’immaginario collettivo e per questo ancora più difficile da dimenticare. Avete sicuramente capito, a volte basta la parola, parlo del MOVIMENTO, parlo di Luigi Di Maio, capo politico pugnalato alle spalle, come lui dice, dai suoi stessi ingrati colleghi e compagni.
Lo vedremo molto meno nelle trasmissioni politiche della TV pubblica e privata, generalista e non, e magari di più in trasmissioni leggere, meno impegnative, dalla D’URSO per esempio. Una faccia simpatica, capelli a spazzola e cravatta, celebre una sua frase di estrema bellezza e che resterà negli annali delle frasi con più significato logico e politico, “ABBIAMO ABOLITO LA POVERTA’.”
Peccato però che nel frattempo, stavano abolendo anche se stessi. Non gioisco per la caduta del MOVIMENTO, e ho sempre pensato: forza genuina e un bene per il Paese. Forza politica che può essere accusata di tutto ma che non ha interpretato la corruzione, o l’ha interpretata in modo infinitamente minore rispetto agli altri partiti. Lo sbaglio di Di Maio è stato quello di aver trasformato il MOVIMENTO in un partito e questo i suoi gli elettori non glielo hanno perdonato.
Cosa resterà di questi anni, di quel VAFFANCULO giusto e sacrosanto, di tutte le piazze che non si riempiranno più. Nulla, non succederà nulla, non succederà niente, sono già stati sostituiti dal “popolo delle sardine” e appunto, LE SARDINE, stanno prendendo il loro posto, le loro piazze.
La gente ha bisogno di uscire di casa, ha bisogno di emozioni forti, di manifestare, di sfilare, ha bisogno di lasciarsi allegramente guidare da chiunque, anche da un “beccamorto col cerchietto” che quando parla, devi avere un traduttore simultaneo per poterlo capire. Ma questo è un aspetto secondario, un dettaglio, un fatto di poco conto. Facciamo una cosa, invece di abolire la povertà, abolite noi.
E’ meglio, soprattutto per noi. Caro Ministro Di Maio, la gratitudine è il “sentimento del giorno prima” qualche sera affacciati su una piazza affollata dai soliti “piazzisti”. Ritroverai tutti quelli che prima erano lì per Voi, solo che ora si sentono già un po’ SARDINE.