Durata dell’incarico 6 mesi, stipendio lordo mensile € 2.000 (fascia B) ed € 3.000 (fascia A). Domande di partecipazione entro il 16 gennaio 2023.
Galatina – Il Comune di Galatina ha indetto una selezione comparativa, mediante valutazione di curriculum e colloquio tecnico motivazionale, finalizzata al conferimento di n. 1 incarico di collaborazione professionale autonoma a esperto di Fascia A e di n. 1 incarico di collaborazione professionale autonoma a esperto di Fascia B, come definiti nella Circolare n. 2 del 2009 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per la realizzazione di un Orientation desk nell’ambito del progetto “Punti cardinali”.
Resort, lidi, ristoranti, agriturismi, pizzerie: la ricerca di personale nel settore del turismo e della ristorazione si fa sempre più capillare nell’entroterra e sempre più corposa nelle località costiere, dove le imprese sono già da settimane impegnate nella selezione dei collaboratori in vista della stagione che va da aprile a settembre.
Sono, in totale, 111 le figure ricercate, la metà da aziende con sede operativa lungo il litorale ionico e quello adriatico. La fotografia è restituita dal secondo report settimanale delle offerte di lavoro redatto dall’U.O.Coordinamento servizi per l’impiego dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia, che conta nel complesso 116 annunci per 349 posizioni aperte in vari ambiti. Calano le offerte nel settore edile, dove si passa da 108 a 85 posti disponibili presso 33 aziende, così come nel metalmeccanico, dove si scende a 31 lavoratori ricercati presso otto imprese, tra cui la Randstad che, per conto di una consolidata azienda di Lecce leader nel settore della costruzione di macchine movimento terra, ricerca dieci saldatori a filo e cinque verniciatori a spruzzo.
Crescono, invece, le opportunità di impiego nel tessile-abbigliamento-calzaturiero, nel quale sette aziende selezionano 37 operai, e nel commercio, dove se ne cercano 13. Restano sostanzialmente stabili le posizioni aperte negli altri comparti: 17 in ambito amministrativo-informatico; due in quello pedagogico; 2 nell’artigianato; 4 nel settore ambientale e agroalimentare; 3 in quello relativo a bellezza e servizi per la cura della persona; 11 nella sanità privata o in strutture socio-sanitarie; 15 presso i call center; 5 nell’industria del legno; 5 nelle pulizie e 8 nel settore trasporti e riparazione veicoli.
A queste “vacancy”, rivolte per legge ad entrambi i sessi, si aggiungono quelle della rete Eures per la mobilità in altri Paesi europei, in particolare Belgio, Spagna, Svezia e Norvegia. Le offerte sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, raggiungibili anche cliccando sui codici offerta inseriti all’interno degli annunci contenuti nel report. Quest’ultimo, inoltre, è diffuso anche sulla pagina Facebook “Centri impiego Lecce e provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego. Le candidature possono essere trasmesse in tre modi: tramite Spid, direttamente dal sito “Lavoro per te“; inviando via mail ai Centri per l’Impiego il modulo scaricabile dagli annunci; direttamente nei Centri per l’Impiego durante gli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento, info e contatti a pag. 34, www.arpal.regione.puglia.it).
Un Olimpia Sbv con un organico infiacchito dai postumi influenzali di alcuni atleti, si presenta al Pala Ingrosso con tre under 19 a completamento della rosa, per un derby che subito si palesa in salita.
In un Paese come l’Italia dove l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori che già nel 2022 hanno speso in Puglia oltre 500 euro in più a famiglia per la spesa alimentare.
E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento all’avvio del monitoraggio della Guardia di Finanza contro anomalie e speculazioni sui prezzi alla pompa.
Salirà a 1,1 miliardo di euro la stangata a tavola per le famiglie pugliesi – denuncia Coldiretti Puglia – a causa dell’inflazione mai così alta dagli anni 80 e dall’esplosivo aumento dei costi energetici, trainato dall’esplosione dei costi del carburante e dalle bollette del gas, con i rincari della spesa alimentare che costeranno alle famiglie pugliesi oltre 680 euro in più nel 2023.
A subire le conseguenze dei rincari – sottolinea la Coldiretti regionale – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura. Un effetto preoccupante – continua la Coldiretti – dopo che l’impennata dell’inflazione ha già pesato sul carrello delle famiglie a causa proprio dei rincari energetici e della dipendenza dall’estero, in un contesto di aumento dei costi dovuto alla guerra in Ucraina che fa soffrire l’intera filiera, dai campi alle tavole.
Se il caro prezzi pesa sul carrello della spesa dei consumatori più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo, secondo analisi Coldiretti su dati Crea. La produzione agricola e quella alimentare sono infatti particolarmente sensibili all’andamento delle quotazioni poiché assorbono in Puglia oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali, secondo l’analisi della Coldiretti Puglia sulla base dei dati Enea.
A pesare sono anche i ritardi infrastrutturali dell’Italia dove il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.
In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, conclude Coldiretti che chiede di aggiungere risorse al bando sulla logistica agroalimentare del PNRR andando a sostenere tutti i progetti presentati che arrivano a circa 1,5 miliardi di euro di investimenti tra risorse private e pubbliche.