Il Sedile

5.000 euro alla “Ria Grant Thornton” per scoprire quali siano i debiti/crediti reciproci tra Csa e Comune.

La Società è stata scelta di comune accordo e piace ad entrambi i contendenti.

Cronaca/ di Redazione.

Galatina – Come tutti sappiamo, da tempo, è in atto un contenzioso tra il Comune di Galatina e la CSA, Società partecipata con quota maggioritaria dal Comune di Galatina. Contenzioso che è nato per una disparità di vedute sui conteggi riguardanti il rapporto debito/credito tra i due contendenti.

Il contenzioso in atto vede la CSA pretendere 2.000.000 di euro per il pagamento di canoni e servizi vari prestati nel corso degli anni e di cui il Comune di Galatina sarebbe moroso nei suoi confronti. Di questi due milioni circa 1.200.000 riguarda l’ adeguamento del canone di conferimento in discarica da corrispondere all’ATO per le annualità 2006-2009.

Al pagamento delle somme vantate dall’ATO siamo stati già condannati dal Tribunale di Lecce. Alla condanna è seguito un pignoramento presso la Tesoreria Comunale. Resta da stabilire se queste somme dovranno essere restituite al Comune di Galatina dalla CSA oppure ha ragione la CSA nell’affermare che toccava al Comune pagare.

Al tempo del decreto ingiuntivo fatto dalla CSA destò molta ilarità il fatto che il Comune possessore della maggioranza del capitale sociale autorizzasse la Società controllata ad intraprendere azione giudiziaria nei suo confronti.

Unica risposta del Comune fu il conferire mandato a legali esterni per la difesa delle ragioni del Comune ed una successiva Delibera di Giunta con cui venne messa in liquidazione la CSA. Intanto il contenzioso ha proseguito per la sua strada con ognuno fermo nelle sue certezze.

Che fine hanno fatto ora tutte queste certezze? Disperse? Svanite nel nulla? Pare proprio di si perché le parti hanno deciso di comune accordo di mettersi nelle mani di una Società internazionale di consulenza e contabilità affinché effettui una perizia contabile in relazione alle posizioni di debito/credito Comune-CSA.

Certo che, visto il venir meno delle certezze iniziali vien da chiedersi se qualcuno bleffava prima o sta bleffando adesso. La Società contabile che è stata individuata, la “Ria Grant Thornton” stranamente sta bene ad entrambe le parti che oggi non vogliono più continuare ad affidare le proprie ragioni nelle mani di un giudice.

Preferiscono affidare un incarico ad una Società terza, estranea, gradita ad entrambi, affinché in cambio di 5.000 euro ci dica chi aveva ragione e chi aveva torto o quantomeno chi con la spazzatura si è sporcato un po meno le mani. La somma, scrive il Commissario Straordinario, sarà divisa in modo eguale tra le parti (qualcuno lo ha avvisato che la CSA è in liquidazione ed anche con tanto debito?) e siamo proprio curiosi di vedere cosa succederà al termine della perizia. Sarà la fotocopia della Fiera del Salento Spa? Difficile immaginare qualcosa di diverso.

Non sarebbe stato più semplice far continuare il proprio lavoro alla Magistratura? Non sarebbe stato meglio far scoperchiare una volta per tutte quel pentolone mangia soldi della CSA con cui tanti, anzi troppi si sono imbrattati e hanno contribuito con i loro errori, con le loro incompetenze e principalmente con una gestione dettata esclusivamente da logiche clientelari e di bottega politica, per vederci chiaro? Forse non sapremo mai più se il tutto il danno può considerarsi racchiuso solo ed esclusivamente nelle sole devianze politiche, a naso potrebbe esserci molto di più ed ecco perché è stato forse deciso che è meglio far intervenire un medico pietoso.

Andare avanti con la Magistratura forse avrebbe portato non ad individuare, perché in larga parte li conosciamo già abbastanza bene, ma a certificare con nomi e cognomi colpe e colpevoli. Resta in ogni caso da chiederci se debba essere considerata ordinaria amministrazione anche questa vicenda oppure se qualcuno stia forse esorbitando dalle sue funzioni.

Abbiamo già qualche candidato sindaco ufficiale, fiancheggiato da una coalizione ben definita. Sarebbe il caso che cominciasse a frequentare la Prefettura, informasse e si informasse, chiedesse e capisse. L’eredità già di per se pesante, potrebbe diventare pessima se si continua a lasciar fare indisturbati chi si sta dando molto da fare dietro le quinte.

 

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