“Sindaco è vero che lei ha nascosto una lettera che le è stata inviata dai famigliari di Pierantonio Colazzo?”

Peppino-SpotiCronaca/Galatina/ di Giuseppe Spoti

Non accenna a placarsi la polemica politica scatenatasi dopo l’inaugurazione del Centro Polivalente intestato alla memoria del compianto Pierantonio Colazzo, nè hanno contribuito a che ciò avvenisse anche le stesse istituzioni.

Anzi, qualcuno per cercare di autogiustificarsi è riuscito a riattizzzare ancora di più i tizzoni semispenti attirando ed alimentando nuove polemiche su una vicenda che buon senso, che in questa vicenda ha dimostrato di averne la sola famiglia Colazzo, e raziocinio avrebbero consigliato di usare affinchè fosse calato un silenzioso manto pietoso per coprirne le brutture e le storture.

Registriamo, pertanto, e diamo conoscenza della lettera che il segretario politico del PSI Giuseppe Spoti ci ha inviato in cui stigmatizza quanto accaduto ed esprime il proprio disappunto nella sua veste di esponente politico e di cittadino galatinese.

“Ci spiace dover nuovamente intervenire sulla questione dell’ inaugurazione del Centro Polivalente- afferma Spoti- ma le parole del Sindaco che rispedisce al mittente ogni critica indignano. E’ purtroppo doveroso farlo per sottilineare, caro dottore Montagna, proprio la mancanza da parte sua di ogni regola elementare di rispetto sia dell’etica politica che delle istituzioni, che dice di conoscere, ma di cui le mancano anche le basi minime”.

“Invece di cercare giustificazioni che non ci sono (e non possono esserci)- prosegue la lettera- rispetto ad una figuraccia, l’ennesima, alla quale insieme alla sua squadra avete esposto l’intera città, avrebbe fatto miglior figura chiedendo scusa alla città, ai cittadini ed ai famigliari di Pierantonio Colazzo”. Si può sbagliare nella vita, a chiunque può succedere.. Ammettere un errore oltre che doveroso è simbolo di intelligenza, cultura e buonsenso”.

“E’ evidente che l’arroganza del potere ha colpito anche lei caro dottore- prosegue il segretario socialista- e ciò crea ancor più sdegno visto il candore e l’ innocenza con cui vi siete presentati alla Città. Oggi lamentarsi per le critiche , giuste e sacrosante, che l’intera comunità, senza distinzione di colori politici, vi ha fatto e che vi è sembrato quasi un delitto di lesa maestà, fa sorridere”.
“Spieghi, piuttosto, caro Sindaco- si legge ancora – se è vero che la sorella di PierAntonio Colazzo le ha inviato una mail di sdegno, nella sua posta istituzionale, poche ore prima della tragicomica inaugurazione del Centro polivalente del quale si è impossessato, come del resto ha fatto in tutte le altre inaugurazioni, senza averne  alcun merito.
Spieghi inoltre se tale mail è stata protocollata e la renda pubblica.
Immagino che restera in silenzio sorvolando sulle nostre considerazioni catalogandole come false e frutto della scontata cattiveria politica dei socialisti. Dovrebbe comprendere che così non è, la durezza delle nostre parole è dovuta esclusivamente alla profonda preoccupazione per un paese diventato ormai la comica della Provincia e, oramai, sempre più abbandonato a se stesso. Questo fattaccio è solo l’ ultimo in ordine di tempo di un escalation senza precedenti di errori, strafalcioni e vergogne”.
“Rinnoviamo per l’ ennesima volta il nostro appello: – conclude la nota- liberi se stesso e la città dall’ arroganza, dall’ incompetenza e dall’ ambizione. Restituisca quella dignità e quel rispetto istituzionale che ogni amministrazione dovrebbe avere e riparta per il bene suo ma soprattutto per quello dei nostri figli da nuove basi. Se non può farlo o se non sa farlo, lasci libero il campo”.