Questa la dichiarazione rilasciata dal consigliere regionale PD con nota stampa su TAP e Cerano.
“È ora che Renzi si occupi di compensare le offese al Salento. Con la Conferenza dei servizi di oggi, alla quale la Regione si è presentata senza la proposta di una alternativa, abbiamo capito che stiamo subendo la Tap senza alcun ritorno sul territorio. Perché è chiaro che di fronte al no in conferenza dei servizi, per la Presidenza del Consiglio sarà più facile dare il via all’opera. Dopo anni in cui la contrarietà della comunità salentina si è esplicitata in tutti i modi, a livello istituzionale e non, ora toccherà alla presidenza del Consiglio assumersi la responsabilità di passare sopra alla volontà dei salentini. Le parole del sottosegretario De Vincenti, che qualifica come ‘strategico e irrinunciabile’ il progetto della Tap, lasciano poche speranze e tanta rabbia”.
“Due anni fa- prosegue il consigliere regionale- proposi di riconvertire Cerano con il gas di Tap ma la Regione non ha mai voluto impegnarsi per questa soluzione. Una compensazione che avrebbe consentito di utilizzare quel gasdotto per portare benefici a una comunità martoriata dalle patologie legate all’inquinamento atmosferico. E rimane tutt’ora un mistero a cui nessuno ha dato una risposta come l’approdo del tubo della Tap sia passato da Lendinuso a Melendugno.
“Oggi dico a Renzi- conclude Blasi- che dirà sì alla Tap: siamo stanchi di subire. Così come darà il via al gasdotto, allo stesso modo pretendiamo che si impegni a spegnere Cerano. Intervenga sulla vergogna ottocentesca della Centrale Federico II. Abbattiamo i fattori inquinanti che hanno portato questa provincia in cima alle classifiche di mortalità per tumori legati alla qualità dell’aria. La Tap è la goccia che farà traboccare il vaso della rabbia di un territorio che è stanco di prendersi tutte le fregature e di non ricevere alcuna compensazione”.