Non sanno nulla del bando pubblico per l’apertura e chiusura della Chiesa: ” Il concordato tra noi ed il Comune sta scadendo, cosa stanno bandendo?”
Cronaca/Galatina/ di Redazione
La situazione descritta ieri con oggetto la determina della dirigente dei LL.PP con cui veniva emesso un bando per selezione pubblica tramite manifestazione di intresse per l’ assegnazione del servizio di apertura e chiusura, della Cappella di S. Paolo, accensione e spegnimento delle luci ed innaffiamento di alcune fiorire per l’importo complessivo di 4000 euro e per la durata di due anni ha generato delle reazioni sui socialnetwork ed arricchito anche di particolari l’intera vicenda.
Partiamo dal particolare più significativo. Riguarda un intervento della signora Giusy Marra Martal, una delle figlie dei proprietari del palazzo Tedesco-Marra, in risposta ad alcuni commenti fatti su un socialnetwork a corredo dell’articolo del Sedile di ieri.
Prioritariamente alcune precisazioni su alcune dichiarazioni discutibili della signora tipo il “far i conti” nelle tasche della sua famiglia dimenticando che si parlava nell’articolo esclusivamente di un bando pubblico per l’assegnanzione di un servizio su un immobile privato e che per realizzare ciò utilizzerà solo soldi pubblici, quindi le tasche sono quelle dei cittadini non certamente quelle della sua famiglia.
Passiamo, poi, al disturbo che alcuni visitatori o manifestazioni le arrecherebbero in occasione di manifestazioni delle quali lei non sarebbe stata preventivamente avvisata o invitata. A parte che non vedo perchè qualcuno dovrebbe farlo, a meno che lei non intenda a mero titolo di cortesia, la signora dimentica che qualcuno della sua famiglia ha, come lei stessa conferma, firmato un accordo che prevede sicuramente onori ed oneri. Ora se sono stati accettati i primi a maggior ragione devono essere accettati anche i secondi a meno che lei non ritenga che siano stati commessi degli abusi contrattuali ma in quel caso, come lei ben saprà, le vie da seguire sarebbero state altre e non quelle di disturbare i visitatori con inopportune precisazione su presunti o reali diritti. Non crede? Le devo, però, dare pienamente ragione su una cosa ed è quella che lei riporta nella parte finale del suo intervento. Questo a seguire è il testo integrale dell’intervento della signora Giusy.
” Giusy Marra Martal Buon pomeriggio. Mi permetto finalmente di rispondere a tali disquisizioni che sono divenute ormai delle sterili conversazioni, di molta gente senza mai interpellare chi di dovere. Innanzitutto mi presento sono una delle figlie dei proprietari del palazzo TEDESCO-MARRA, e pertanto mi sento in dovere di rispondere a chi fa i conti nelle nostre tasche. Innanzitutto io e la mia famiglia gestiamo la nostra proprietà . Abbiamo fatto rinascere un palazzo e una chiesa di cui nessuno si è mai preoccupato, se non dopo aver sentito il profumo <commerciale> della tanto rinata coscienza sul tarantismo. Il palazzo e la chiesa sono stati sempre puliti da noi e a nostre spese, le tasse sull’immobile sono state pagate dai sottoscritti, e se da dieci anni c’è stato un custode che ha aperto e chiuso la chiesetta, e nell’ ultimo anno un aiuto nelle pulizie è sol perchè abbiamo firmato un concordato con il Comune che voleva far rinascere il tarantismo. Le fioriere vengono innaffiate come tutte le altre perchè sono di pertinenza della piazza e di tutte le aree verdi del paese, infatti le piantine all’interno sono curate da noi. Quando noi chiediamo il perchè di certe incursioni nel nostro palazzo è solo perchè non siamo mai invitati nè avvisati da alcuno sugli eventi che tutti arbitrariamente organizzano nella nostra proprietà. Inoltre vi avvisiamo che quest’anno il suindicato concordato cesserà e quindi mi chiedo il probabile custode cosa dovrà aprire e chiudere?”
Nell’articolo di cui in oggetto eravamo partiti dalla determina della Dirigente Taraschi la n. 2116 con la quale è stata indetta un’indagine di mercato, volta all’individuazione tra gli operatori del Comune di Galatina e Frazioni, per il rinvenimento di soggetti idonei all’affidamento del servizio giornaliero di apertura e chiusura dell’ingresso della “Cappella di San Paolo” e dei servizi aggiuntivi di accensione e spegnimento dell’illuminazione della stessa Cappella oltre alla cura dell’innaffiamento di alcune fioriere pubbliche poste nella centrale “Piazza San Pietro”, da svolgersi per il periodo continuativo di n. 2 (due) anni, per un importo complessivo di € 4.000,00 IVA inclusa.
Già letta e scritta così la cosa lasciava perplessi perchè non veniva evidenziato un minimo, dico minimo, criterio a cui attenersi e sul quale si sarebbe basato successivamente il giudizio selettivo. Bisognerà affidarsi al solo buon gusto ed all’ infallibile fiuto della Dirigente? Almeno lo si scriva in determina così potremo indagare sui gusti e dare qualche dritta agli interessati. La seconda cosa era quella che la Cappella su cui si dovrà svolgere il servizio è di proprietà privata. Di essa si scrive in determina che è attualmente nella gestione del Comune ma senza riportare nè come, nè quando nè in virtù di cosa.
Ora si aggiunge quanto dichiarato dalla signora Giusy Tedesco-Marra ossia che il “concordato” è scaduto ma che si sta procedendo, dal settore pubblico, all’assegnazione dello stesso servizio, con bando pubblico, su un immobile privato senza aver prima rinnovato il concordato o quanto meno aver acquisito per iscritto la disponibilità dei legittimi proprietari al rinnovo.
Ogni commento credo sia superfluo. Cercheremo di dare largo spazio ad una nuova rubrica ” Bandi di altri Enti”. Non si sa mai. …