La richiesta è firmata dai consiglieri Coluccia, Villani, Gervasi, Pepe e Viva.  

revocaCronaca/Galatina/ di Redazione

Non tendono a fermarsi le reazioni conseguenziali ai fatti verificatisi il 15 di dicembre presso la scuola di Noha, sede distaccata dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Galatina e che ha visto come protaganista da un lato la delegata alla firma di Noha , consigliera Daniela Sindaco, e dall’altro la Dirigente del Plesso scolastico dott. Eleonara Longo.

Tutto ha avuto inizio da una lettere indignata che la Dirigente scolastica ha inviato il 20 dicembre al Sindaco, ai Consiglieri comunali ed alla Giunta in cui stigmatizzando i fatti ha chiesto che delle stessa se ne fosse data lettura in Consiglio “alla prossima seduta”.

Sui contenuti della lettera e sui fatti in oggetto troverete un’ampio resoconto cliccando sul seguente link:  https://www.ilsedile.it/come-si-permette-lei-non-sa-chi-sono-io/#more-11614

In attesa che la consigliera delegata invii al Sindaco la sua versione dei fatti, cosa che le è stata espressamente richiesta dal sindaco Montagna, la quasi totalità del gruppo dei consiglieri di minoranza hanno inviato una richiesta rivolta al Sindaco ed al Presidente del Consiglio chiedendo la revoca della delega con firma per Noha alla consigliera Daniela Sindaco. Pubblichiamo il testo integrale della lettera così come pervenuta.

Egr. Sig.

Sindaco del Comune di Galatina

Egr. Sig.

Presidente del Consiglio Comunaledi Galatina

Oggetto: richiesta di revoca della delega con firma alla Consigliera Comunale Daniela Sindaco.

 

I sottoscritti Consiglieri Comunali Giovanni Carlo Coluccia, Pasqualina Maria Villani, Carlo Gervasi, Giuseppe Viva e Antonio Pepe, dopo aver ricevuto la nota della Dirigente Scolastica dott.ssa Eleonora Longo con la quale venivamo notiziati dell’increscioso episodio accaduto nella scuola di Noha (2° Polo) che vede come responsabile la Consigliera delegata alla frazione di Noha Daniela Sindaco,

CHIEDONO

al sig. Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale di intervenire urgentemente per i dovuti provvedimenti.