Gli “8” replicano e rilanciano: ” Fatti, non parole”!
Cronaca/Galatina/ di Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa inviataci dai rappresentanti delle 8 liste dell’area di opposizione in risposta alla nota stampa del sindaco Montagna e dell’assessore Coccioli inoltrataci dopo l’incontro avuto nei giorni scorsa a Bari con i dirigenti della regione Puglia in merito ai noti fatti relativi al finanziamento ed ai fondi regionali riguardanti al progetto” Bollenti Spiriti”. La polemica verte su 143.000 euro inviati dalla Regione al Comune capofila Galatina da distribuire ai Comuni dell’ Ambito che hanno rendicontato i lavori effettuati. Alcuni di essi, come Aradeo, affermano di aver già documentato ma di non aver rivevuto la propria quota parte. Segue la nota stampa.
“La realizzazione del progetto “Giovani e dei “ Bollenti Spiriti”, finanziato dalla Regione con i fondi FASD/CIPE –POR /FERSR PUGLIA 2007-2013 con Galatina capofila e gli altri Comuni dell’Ambito territoriale – Aradeo-Neviano- Cutrofiano –Sogliano partner, sta mettendo , per un reticente ,ambiguo ed omissivo comportamento dell’ Amministrazione Montagna, L’Ente Comune di Galatina nelle condizioni di assoluta inaffidabilità ed irresponsabilità per la gestione sconsiderata , se non spregiudicata del progetto stesso. Tale comportamento è certamente non in linea con le buone norme di correttezza e reciproco rispetto del ruolo degli Enti, tanto che l’assessore CONTE del Comune partner di Aradeo parla , in una nota apparsa su quotidiani locali ,di “SCORRETTEZZA ISTITUZIONALE “ . Si mascherano e si nascondono mancanze, inosservanze ed inadempienze ,con dichiarazioni false e bugiarde che non fanno altro che compromettere ulteriormente la credibilità delle istituzioni cosi da aumentare ulteriormente la sfiducia dei Cittadini verso le stesse. Aldilà di ogni menzogna e falsità, è sufficiente che il sindaco Montagna abbia il coraggio e la correttezza di dire chiaramente :
a – per quale motivo vero e reale non è stato ancora corrisposto ai comuni partner (Aradeo, Neviano ,Cutrofiano ecc.) ,-si badi bene contitolari del progetto e quindi del finanziamento- le legittime somme loro dovute e spettanti a ben dieci mesi dalla richiesta ed invio della documentazione di contabilità di gestione (08/04/2014), tanto da costringere il Comune di Aradeo a chiedere l’intervento della Regione erogatrice del finanziamento.
b – perché , a ben quasi cinque mesi ( 08/09/2014) dalla diffida del Dirigente del Servizio politiche Giovanili e Cittadinanza Sociale della Regione Puglia ad erogare prontamente le risorse disponibili, assegnate al Comune di Galatina, quale capofila ma di spettanza degli altri Comuni partner, le quote non sono state date ai Comuni? Alla diffida regionale si doveva adempiere, nel termine di 15 giorni pena la revoca del finanziamento e restituzione delle somme già erogate da parte di tutti i Comuni. Procedura che la Regione, comunque ad oggi non si sa perché non ha attivato.
IL sindaco Dott. Cosimo Montagna e l’Assessore Coccioli, invece di affannarsi ed attardarsi in inutili dichiarazioni e comunicati, anche congiunti ma disarticolati dalla realtà, perchè raccontano i fatti, in modo diverso e del tutto distorto, di tutt’altro tenere e contenuto, fanno finta di non capire quale sia il vero nocciolo della questione ; non comprendono che ,ora, per far cessare ogni ragionevole dubbio e tutte le illazioni e supposizioni , sicuramente legittime e concrete ,è solo sufficiente che gli Uffici del Comune di Galatina emettano , immediatamente e senza indugio, i mandati di erogazione per la quota delle somme del penultimo finanziamento accreditato dalla Regione e spettante ai legittimi Comuni destinatari Si abbia il coraggio di dire, invece di parlare “di coma profondo e confusione di sogni e realtà”,per quale motivo vero e reale, sino ad oggì 30 gennaio 2015, si è cercato tergiversare ed indugiare con inutili e deplorevoli comportamenti e dichiarazioni e comunicati fuorvianti invece di attivarsi per far erogare subito le quote ai Comuni partner?
Si deve per forza costringere rappresentanti istituzionali o gli altri comuni partner a ricorrere a mezzi estremi per avere liquidate le loro incontestabili quote che solo per l’unicità del progetto vengono assegnate al Comune capofila?
Sono questi i criteri della trasparenza e della la legalità nell’amministrare il bene comune spesso richiamati