Il servizio partirà il 2 marzo 2015 ed è finanziato dalla Regione Puglia.

PalazzoOrsini2Cronaca/Galatina/ di Andrea Coccioli

Partiranno lunedì 2 marzo 2015 i due giovani volontari che, dopo una attenta fase di selezione, saranno impegnati per un anno nel progetto di servizio civile denominato “Tra sogno e realtà”, promosso dall’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Galatina. Il progetto, che rientra tra gli otto finanziati dalla Regione Puglia, riguarderà il settore assistenza, area di intervento disabili. Si tratta del terzo progetto avviato da questo assessorato, e le notizie provenienti dalla Regione Puglia sui progetti presentati a luglio 2014 fanno ben sperare.

“Quest’esperienza di servizio civile nazionale – spiega l’Assessore Andrea Coccioli – oltre a favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale, permetterà ai volontari di consolidare il senso di appartenenza alla propria comunità e di stimolare, grazie anche al coinvolgimento del mondo associazionistico locale, il senso di cittadinanza e partecipazione per un servizio prestato alle categorie di persone più deboli e che, in momenti di particolare crisi come quello attuale risultano ancora più vulnerabili. Va poi sottolineato che, alla forte motivazione dettata dai principi del servizio civile, si aggiunge anche una motivazione di carattere formativo e professionale: le azioni previste dal progetto permetteranno infatti ai giovani volontari di acquisire conoscenze e competenze spendibili nel proprio percorso professionale.”

Il progetto “Tra sogno e realtà” considera il tema della disabilità nella sua globalità, ispirandosi ad un approccio inclusivo, finalizzato al superamento delle barriere soprattutto di carattere culturale che limitano la libertà delle persone con disabilità. Il Comune di Galatina, attraverso l’impegno dei suoi volontari, fornirà un importante quanto concreto contributo su alcuni aspetti prioritari quali ad esempio quelli riferiti all’importanza di adottare ed implementare misure specifiche in favore di donne e bambini con disabilità, all’educazione inclusiva e all’importante ruolo che ricopre la famiglia nella sfera delle persone più fragili.