Vittima una donna di 70 anni che l’ ha denunciato per minacce ed estorsione.
Galatina – Nella mattinata di ieri, 30 marzo, negli uffici del Commissariato di PS di Galatina si è presentata una signora, settantenne, che ha denunciato un’estorsione ad opera di una persona da lei conosciuta. In particolare la denunciante ha raccontato di aver conosciuto S.C. del’ 63 circa due anni fa all’interno della chiesa “Cuore Immacolato” di Galatina. Con l’uomo era nata inizialmente un’ amicizia dovuta alla quotidiana frequentazione del luogo sacro e, durante alcuni colloqui tra i due, l’uomo avrebbe spiegato alla vittima di trovarsi in uno stato di necessità economica causato da una separazione dalla moglie e per far fronte a tale situazione si era reso disponibile anche ad effettuare qualche lavoro per la parrocchia al fine di guadagnare qualcosa.
Con il tempo, S. C. si era guadagnato la fiducia della denunciante e l’aveva accompagnata qualche volta anche a fare la spesa , raccontandole di presunti problemi che aveva avuto in passato con la Giustizia e per i quali era costretto a spendere denaro per spese legali. L’uomo le aveva anche presentato la propria compagna e in talune occasioni i due erano stati invitati in casa della denunciante. In una di queste occasioni i due avevano chiesto ed ottenuto un prestito, mai rimborsato, di circa 800,00 euro. Successivamente l’uomo ha continuato a chiedere ed ottenute piccole somme di denaro a volte 200 a volte 300 euro, fino a quando la donna, resasi conto dell’insistenza e probabilmente dei finti problemi dell’uomo, non si è più resa disponibile a fornire alcuna somma di denaro.
I due, tuttavia, sono passati dalle richieste che facevano leva sul senso di generosità della donna sollecitato prima dai problemi familiari, poi dai problemi con la giustizia e finanche da problemi gravi di salute per poi giungere anche a vere e proprie minacce di ripercussioni fisiche nonché di mali futuri a lei ed ai suoi congiunti. In seguito, precisamente nel mese di febbraio, S. C. avanzò ulteriore richiesta di denaro alla signora per un importo di 3000,00 euro in quanto a suo dire, essendo sottoposto a misura di sorveglianza speciale da parte della Magistratura, avrebbe dovuto pagare tale somma per poter venire fuori. In questa occasione la donna ha opposto un netto rifiuto e lo ha diffidato a non richiedere null’altro altrimenti avrebbe informato le Autorità competenti. Di fronte al rifiuto la donna era stata nuovamente minacciata.
A quel punto l’anziana, seriamente spaventata , previo appuntamento nei pressi di una casa di riposo della città di Galatina, ha consegnato a S.C. la somma in contanti pari a Euro 3000,00 ottenendo la promessa che non sarebbe stata più disturbata o minacciata. Invece circa quindici giorni fa, mentre la signora era in casa insieme al fratello , verso le ore 09.30, avrebbe sentito suonare il campanello e dopo aver aperto la porta si è accorta che qualcuno aveva lasciato un foglio di carta sul quale erano scritte frasi minacciose. La donna faceva in tempo a notare S.C allontanarsi da casa sua e subito avrebbe ricecevuto una sua telefonata che chiedeva conferma della lettura del messaggio oltre alla richiesta di altri 15.000 euro.
ieri mattina mattina, la donna finalmente si è decisa a chiedere aiuto agli uomini del Commissariato di Galatina, con i quali concordavano un piano per cogliere S.C in flagranza di reato. A seguito di tali accordi la donna contattava l’estorsore fissando un appuntamento. Preparava 500 euro in banconote da 50,00 cadauna che l’ufficio fotocopiava e faceva sottoscrivere alla vittima al fine di organizzare uno specifico servizio di osservazione durante la consegna della somma.
Alle ore 14.20, gli Agenti notavano il S. C. giungere a piedi nei pressi dell’abitazione della vittima senza però entrare all’interno come precedentemente concordato. L’uomo effettuava una breve telefonata e dopo alcuni minuti i due si incontravano in una strada della citta dove avveniva lo scambio della busta contenente il danaro. A questo punto, i poliziotti che avevano seguito tutti i movimenti dell’indagato, lo coglievano in flagranza. L’uomo, vistosi scoperto, scappava lasciando cadere la busta in un giardino, ma veniva comunque bloccato ed il denaro recuperato. Al termine degli accertamenti l’uomo veniva tratto in arresto per estorsione.