Il capitolato d’oneri prevede 17.18 euro l’ora per 16 ore di lavoro settimanali. Le ore sono state ridotte a 10 e la paga oraria a 8.40 euro

AuxiliumCronaca/ di Redazione

Galatina – Come precedentemente riportato in data 28 febbraio 2015, dopo l’ennesima proroga tecnica, la C.E.S.F.E.T ha cessato le proprie prestazione per il servizio di assistenza domiciliare ed integrata alle persone anziane non autosufficienti. Chiuso, quindi, definitivamente il capitolo C.e.s.f.e.t, almeno sul discorso anziani, non si ha nemmeno il tempo di un respiro profondo che i nuovi arrivati, l’Auxilium di Senise, grazie al silenzio della politica e della burocrazia, ci danno subito modo e materia di ritornare sull’argomento riguardante le condizioni di lavoro su servizi appaltati dal Comune a Società esterne. Naturalmente non in termini positivi diversamente la cosa sarebbe una novità.

Passiamo, dunque, ai fatti supportati come al solito dagli atti che documentano il tutto e che ci fanno chiedere dove sono e cosa fanno il Dirigente dell’Ambito Territoriale e l’assessore di riferimento. Sarà disattenzione, sarà scarsa conoscenza, sarà scarsa sensibilità, sarà quel che sarà ma è inconcepibile che si possa permettere che vengano  calpestate regole e obblighi contrattuali senza che, chi debba, non intervenga per inchiodare i responsabili ai propri obblighi con le buone o con le cattive. Naturalmente se si ha la capacità, la volontà ed i requisiti per farlo.

Per il Servizio di Assistenza Domiciliare ed integrata a persone anziane non autosufficienti (SAD-ADI ) il capitolato di oneri prevede a carico della Società aggiudicatrice del servizio il doversi dotare di un’equipe composta, oltre ad altre figure professionali, anche di 17+10, in totale 27, Operatori Socio-Sanitari. Per questo personale stabilisce una tariffa oraria di 17,18 euro al netto dell’indennità di turno. Stabilisce inoltre un monte ore minimo di 16 ore settimanali per ogni dipendente addetto alle esigenze del servizio riducendo al minimo la turnazione.

Cosa invece stanno facendo questi signori dell’Auxilium? In alto a sinistra, cancellando i dati sensibili del dipendente,  ho pubblicato una bozza di contratto proposto dalla Società ai lavoratori. Da esso, come potete ben vedere cliccando sopra l’immagine ed ingrandendola a vostro piacimento, le ore di lavoro settimanali sono state ridotte da 16 a 10 e la paga oraria è stata abbassata a 8.40 euro all’ora.

Secondo aritmetica elementare ogni lavoratore avrebbe dovuto percepire 274.88 euro a settimana lavorando 16 ore. Con la bozza proposta o imposta dalla Auxilium ogni lavoratore percepirà 84 euro settimanali con 10 ore di lavoro. Circa un terzo come salario settimanale ma oltre la metà, due in più, di ore lavorative.

Qui due son le cose, o l’Auxilum ha raddoppiato o triplicato, sotto pressioni politiche, le unità lavorative di partenza per cui l’esborso totale di denaro per la mano d’opera sarà quasi uguale e dico quasi perchè sta imponendo in ogni caso oltre la metà delle ore di lavoro previste dal capitolato a fronte di appena un terzo del salario oppure la stessa Società sta disponendo delle vistose irregolarità a danno dei lavoratori.

A questo punto la domanda è d’obbligo: non sarebbe il caso di intervenire con le buone o con le cattive per far rispettare regole e contratti oppure pensate che un lavoratore possa veramente vivere e sentirsi rispettato nella sua dignità di lavoratore con circa 400 euro al mese? Ci sono tutti i presupposti, se non vi sarà un intervento deciso e risoluto, affinchè si possa verificarsi un secondo caso Premiere Servizi.