“Perchè il livello politico non viene tirato in causa?”

penna-e-calamaioLettere/ di Gianni Casciaro

Galatina – Leggo che le cavolate dell’ufficio tecnico e dintorni si susseguono senza sosta e molte osservazioni sono state sollevate sulla dirigenza, come è  normale che sia.

Ma in tutta questa vicenda noto che il livello politico non viene tirato in causa. Io invece ritengo che i veri amministratori quelli che per volontà  popolare sono stati eletti e deputati ad amministrare la cosa pubblica sono i politici e quindi il sindaco in primis e la Giunta. A questo punto mi chiedo, che ci sta a fare l’assessore di riferimento?

A tutti gli addebiti che sono stati fatti nel settore dei Lavori Pubblici io ho da aggiungere  qualcos’altro  nel settore dello sport dove spendo il mio tempo libero e dove l’assessore responsabile è  sempre  lo stesso.

Mi chiedo, come è  possibile in un paese civile che gli impianti sportivi di Noha, siano chiusi e che quelli di  Collemeto siano gestiti abusivamente, così  pure il Palazzetto dello sport di Galatina  gestito senza alcun contratto.

Ma le autorità competenti non sarebbe ora che facessero pagare di persona al nostro  assessore i danni di tali comportamenti e le mancate entrate nelle casse comunali?

E le opposizioni presenti in consiglio non sarebbe il caso che interessassero la Corte dei Conti? Ed il sindaco quale interesse ha a mantenere una poltrona ad una persona del genere che delle due l’una o è  incapace  o è  in malafede.

Ma se detti impianti fossero di proprietà privata voi pensate che userebbero le stesse disattenzioni? Da quanto ne so, quando l’assessore è  chiamato ad occuparsi dei propri interessi, è  persona accorta, pignola, capace ed intraprendente.

Può per piacere rispondere l’assessore e spiegarci a cosa è  dovuta una tale situazione? Sindaco,  per cortesia,  se hai anche tu le nostre stesse perplessità  e siamo certi che hai a cuore il bene della  nostra città,  puoi  trovare una persona più adatta a cui affidare l’incarico di assessore?

Distinti saluti

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Egregio sig. Gianni, lei ha pienamente ragione. Il fatto che spesso si evidenzino atti che portano la firma di un Dirigente non significa che le responsabilità siano esclusivamente del Dirigente. Al Dirigente si possono imputare disattenzioni tecniche, procedurali o forse eccessivo asservimento al politico anche quando è palesemente in errore.  Pensa veramente che se ci fosse una volontà politica in tale direzione la “Pupa” non sarebbe restituita alla sua funzionalità? Idem dicasi per l’orologio municipale. Anche io sono convinto, come lei, che senza una volontà politica ben precisa che diriga l’operato del dipendente comunale non potrrebbero esserci ad esempio aziende appaltatrici di lavori pubblici che sfruttano in maniera indegna i lavoratori come succede per gli addetti alle pulizie degli immobili o dell’assistenza agli anziani o per finire a quelli internalizzati tenuti in angolo a svecchiare.

Io non so quale delle due ipotesi da lei fatta sia quella più confacente all’assessore ai Lavori Pubblici. Posso dirle, però, che si sta dimostrando veramente bravo a spostare ricchezza locale nel suo paese d’origine che come ben sa è Corigliano. Dopo i 1.700 euro per la realizzazione della campagna pubblicitaria e grafica per lo Sport Day ora tocca ai 600.000 euro di appalto per la sistemazione del basolato di alcune strade del centro storico e trattasi di un’azienda che non ha alcuna competenza nel settore si dice dovrà ricorrere all’avvalimento. Starà organizzando la campagna elettorale della sua concittadina sindaco?

Degli impianti sportivi se ne è parlato nell’ultimo Consiglio Comunale solo perchè è stata presentata una interrogazione da parte delle opposizioni. La risposta dell’assessore Coccioli è stata del tipo “stiamo provvedendo”. Sta sempre provvedendo ma a cosa non si sa. Un manto pietoso bisogna stenderlo poi sull’assessore alle Società Partecipate, quando si parla di Ente Fiera e CSA basta la parola, poi abbiamo un professionista che esce dalla porta del Dipartimento dell’ Urbanistica e rientra dal RUP e qualcun altro che dai Beni Culturali diventa esperto di progetti in Ambiente. Non spariamo, infine, sulla Croce Rossa e lasciamo perdere il Suap.

Pensa sig. Gianni che in tutto questo marasma si possa pensare veramente che qualcosa possa filare liscia a Galatina? Come giustamente ha detto lei le responsabilità sono collegiali ma a scegliere e formare questa squadra, in ultima analisi, è stato il nostro sindaco Montagna. Ha scelto lui gli assessori, sono nomine di sua fiducia, compresa quella di colui che avrebbe dovuto portare in città sacchi di soldi per contributi regionali. Sig. Gianni chiedere la dimissioni di un assessore o l’atro non risolve il problema che ne dice se si chiedessero le dimissioni del sindaco? Si risolverebbe tutto con un solo colpo. Resta una consolazione: ha dichiarato pubblicamente che non si ricandiderà. Ricambio i saluti (p.z.)