Proroga tecnica alla Sanity Service che stranamente sostituisce la Cesfet. Inconcepibili leggerezze della responsabile dell’Ufficio di Piano 

AmbitoCronaca/ di Redazione

Galatina – Ritorniamo, purtroppo, a parlare della Cesfet e questa volta non per vicende in cui è coinvolta da protagonista quanto per collegare le file di una vicenda con protagonista la responsabile dell’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale,  dott.ssa Bianco che ha dell’incredibile e di cui si comincia ora  a chiedere veramente se possa veramente essere il soggetto più qualificato per dirigere un settore così importante e delicato di una comunità ma non solo per la delicatezza ma anche per l’imponente massa di denaro pubblico che vi gira intorno.

Alla luce dei molteplici fatti, di cui tanti riportati su queste pagine, siamo onestamente convinti di no, e ciò non virtù di pregiudizi o preconcetti sulla  persona quanto perchè l’intero settore dell’assistenza sociale e le vicende che hanno fatto da corollario sono state gestite con approssimazione e scarsa qualità.

Ritorniamo a parlare del servizio di educativa familiare e territoriale in favore di persone con disagio psichico e mentale e della Determinazione n. 354 del  13/11/2014 con si era provveduto a dare corso ad una proroga tecnica alla CESFET e contemporaneamente si affermava che ciò veniva fatto: ” nelle more della pubblicazione del Bando di Gara per l’affidamento del Servizio di educativa familiare e territoriale in favore di persone con disagio psichico e mentale, mediante procedura ad evidenza pubblica”.

Poi, come già scritto in precedenza, tutto ad un tratto qualcosa cambia perché scaduta l’ultima proroga tecnica si è improvvisamente cambiato abbandonando la strada della gara mediante evidenza pubblica e decidendo “di affidare il Servizio in scadenza il 02 aprile 2015 all’ASP “Istituto Immacolata” di Galatina per un periodo di mesi dodici, salvo proroga per un importo pari a € 100.098,00”.

Facevamo notare come improvvisamente sono comparsi i soldi da vincolare per coprire i costi del servizio e le modalità incomprensebili con cui molto spesso dalle parti dell’Ambito saltano fuori improvvisi tesoretti tenuti nascosti negli anni passati ed utilizzati poi a nostro parere in modo improprio. Si presuppone che prima di decidere di assegnare all’ASP il servizio l’Ambito si sia sentito con l’ASP ed abbiano affrontato tutte le problematiche connesse agli oneri ed onori al servizio. Invece pare proprio di no o se lo avranno fatto avranno parlato due lingue diverse tanto da non capirsi per niente e ritrovarsi nei guai per la prosecuzione del servizio.

Ci spiega tutto la determina n.134 del 24 aprile in cui la nostra ineffabile responsabile scrive :” che con Deliberazione n. 10 del 24/03/2015 il Coordinamento Istituzionale ha stabilito di affidare il Servizio in scadenza il 02 aprile 2015 all’ASP “Istituto Immacolata” di Galatina per un periodo di mesi dodici, salvo proroga, per un importo pari a € 100.098,00, impegnando la predetta ASP alla salvaguardia occupazionale, richiamata dall’art. 20 del vigente Regolamento per l’affidamento di Servizi e Prestazioni Sociali a soggetti terzi dell’Ambito di Galatina

Capito dove non si erano capiti o meglio dire dove qualcuno pensava di poter percorrere strade diverse? Si sono accorti di non poterlo fare. Anche se il servizio stava passando dalle mani di una Società privata ad una Azienda di servizi pubblici alla persona le unità lavorative andavano salvaguardate e quindi significava sobbarcarsi il carrozzone che allegramente, tranne per i lavoratori, si era costruito intorno al servizio.

Infatti, la nostra responsabile, cosa ci scrive e ci fa sapere in determina? Ci fa sapere che con: ” PEC del 15 aprile 2015, acquisita al prot. al n 13255 del 17.04.2015, l’ASP “Istituto Immacolata” di Galatina ha chiesto di posticipare la data di avvio del Servizio al 1° di luglio 2015 al fine di assicurare l’applicazione nella clausola di salvaguardia occupazionale”.

Insomma dal 2 di aprile che doveva partire il servizio con gestione ASP Cuore Immacolato, la stessa lo fa slittare al 1° di Luglio, ben quattro mesi di tempo per assicurare ciò che per legge doveva essere assicurato.

Ma non è finita perchè uno a questo punto cosa penserebbe mai che possa e debba succedere? Che naturalmente venga assegnata un’altra proproga tecnica alla Società uscente, cioè la CESFET, naturalmente “agli stessi patti e condizioni”. Quando ci vuole ci vuole.

Invece no, con la responsabile del Ufficio di Piano non bisogna dare niente per scontato, l’imprevisto e l’imprevedibile è sempre dietro l’angolo ed infatti appena appena girato l’ angolo troviamo che dovendo assicurare la continuità del servizio per non creare pregiudizio ai bisognosi di detta assistenza: ” con nota prot. 13017 del 15 aprile 2015 è stata chiesta alla SANITY SERVICE Cooperativa Sociale di Galatina, già affidataria del Servizio di Assistenza Domiciliare e Assistenza Domiciliare Integrata in favore di Persone con Disabilità, Servizio assimilabile a quello di Educativa Familiare e Territoriale in favore di persone con disagio psichico e mentale, la disponibilità, in regime transitorio e di urgenza, alla gestione del Servizio in questione per un periodo di mesi tre; – che la SANITY SERVICE Cooperativa Sociale di Galatina, giusta nota prot. 14007 del 22.04.2015, si è dichiarata disponibile

Insomma, secondo loro, se la Sanity Service ha gia svolto un servizio assimilabile vuoi che non sia in grado di svolgere anche questo. Certo se avessero scritto che magari la CESFET ha rinunciato per X motivi oppure che alla base vi sia  stata qualche altra motivazione si sarebbe pure potuto parzialmente capire l’arcano ma così è semplicemente inconcepibile come inconcepibile è tutta la sceneggiata con l’ASP.  Così si ragiona dalle parti dell’Ambito Territoriale di Piano, piaccia o no.

 

 

 

 

PRESO ATTO

– che con PEC del 15 aprile 2015, acquisita al prot. al n 13255 del 17.04.2015, l’ASP

“Istituto Immacolata” di Galatina ha chiesto di posticipare la data di avvio del Servizio