E’ stata aperta la cripta, sotto la cappella che fu dei Del Giocondo, famiglia di mercanti rinascimentali nella basilica di Santissima annunziata di Firenze, che conserva le sepolture di Francesco, marito di Lisa, e dei figli Piero e Bartolomeo. Sono stati prelevati dei campioni di Dna che saranno comparati con i risultati dei test sugli scheletri trovati due anni fa durante gli scavi scavi nell’ex convento di Sant’ Orsola, a Firenze. Le analisi saranno realizzate a Lecce presso il Cedad, il centro dell’Università del Salento specializzato nella datazione attraverso il carbonio 14.
Se emergesse una compatibilità di Dna fra uno scheletro femminile e i resti trovati stamani, il Comitato per la valorizzazione dei Beni culturali, coordinato da Silvano Vinceti avrà il codice genetico di Lisa e potrà ‘conoscere’ la modella di Leonardo. Con l’esame del carbonio 14, si stabilirà se la modella di Leonardo fu proprio Lisa Gherardini del Giocondo. Un passaggio chiave che non solo rivelerà l’identità della Gioconda ma consentirà anche di ricostruirne il volto e svelare il rapporto tra Leonardo e questa modella di cui non ha mai scritto nulla.