Bonificati nella mattinata di ieri i serbatoi. 

ErgCronaca/ di p.z.

Galatina – Questa mattina (ieri per chi legge) sorpresa in piazza Alighieri. Nel traffico caotico ed infernale causato dai lavori eseguiti dalla ditta De Pascalis per il rifacimento della pavimentazione stradale del tratto di via Diaz compreso tra viale Jonio e via Ippolito De Maria insisteva anche un’ulteriore, secondo, miniblocco stradale dovuto alla sosta di un camioncino rosso, nei pressi della farmacia Sabato posizionato in maniera tale da dissuadere la sosta veicolare. Il marciapiede era recintato con un nastro evidenziatore teso a bloccare il passaggio pedonale.

Erano degli operai di una ditta specializzata i quali, per conto della TotalErg, stavano finalmente  “mettendo la prima pietra” in quella che ci si auguriamo possa essere l’opera di smantellamento definitiva dell’ex stazione distributrice di carburante di proprietà della società petrolifera.

Se è stato il passo a cui celermente seguiranno gli altri sia esso il benvenuto. I lavori si sono limitati alla bonifica dei serbatoi, un’operazione che era stata preannunciata dall’Amminstrazione Comunale per il 7 ottobre del 2014, è stata  realizzata il 22 giugno 2015. Meglio tardi che mai dirà giustamente qualcuno.

Il prossimo passo dovrebbe consistere nelle seguenti operazioni : rimozione delle strutture interrate e accertamento della qualità del terreno lasciato sul posto mediante prelievo di campioni dalle pareti e dal fondo degli scavi; il trasporto e lo smaltimento dei serbatoi rimossi; il trasporto e lo smaltimento del terreno di allettamento dei serbatoi ed il ripristino delle condizioni iniziali attraverso la fornitura e messa in posa di terreno misto naturale certificato.

Quando tutto ciò avverrà è difficile saperlo neanche i lavoratori addetti alla bonifica dei serbatoi sapevano nulla per cui speranzosi attendiamo. Detto ciò, però, si continua a non capire l’ostinazione con cui si persiste nel non voler ripulire la cabina metallica ed il contenitore in cemento dall’immondizia ivi depositata.

Continuiamo a chiederci come si possa perseverare nel concepire e tollerare l’esistenza in pieno centro cittadino di quel deposito di spazzatura a cielo aperto senza che nessuno senta il dovere di intervenire pur avendo il dovere di farlo. Eppure viviamo e frequentiamo tutti lo stesso spazio ma evidentemente vediamo le cose in modo diverso oppure vediamo solo ciò che vogliamo vedere.