Affidato ad aprile per 100.098 euro l’anno all’ASP, torna in gara ad ottobre per sei mesi a 154.413. I mesi  potrebbero essere addirittura 4 secondo una determina farfugliona e confusionaria.  

AmbitoCronaca/ di Redazione

Galatina – Sull’assistenza domiciliare ed integrata agli anziani ci eravamo lasciato con la significativa titolazione “ATS: parola d’ordine proroga”. Rieccoci a riparlare di proroghe e di stranezze dell’Ambito Territoriale Socilae. Il tutto era partito dalla ormai arcinota richiesta avanzata dall’ASP Istituto Immacolata di Galatina di posticipare la data di avvio del Servizio che le era stato in un primo momento assegnato ed accettato (Deliberazione n. 10 del 24/03/2015 dell Coordinamento Istituzionale) al fine di assicurare l’applicazione della clausola di salvaguardia occupazionale e nel rispetto delle normative vigenti in materia di pubblico impiego.

Una implicita ammissione o evidenziazione che qualcosa non quadra nella gestione del servizio da creare una differenziazione tra gestione privata e pubblica in fatto di mantenimento delle unità occupazionali.

Il servizio era già gestito in regime di proroga dalla Sanity Service la quale se lo era ritrovato con assegnazione diretta, per aver già svolto qualcosa di simile. Così fu scritto in determina.

Di proproga in proroga, ne avevamo già dato notizia,  il servizio è rimasto assegnato alla Sanitas. Dal 31 luglio ai nostri giorni intanto le proroghe sono continuate ad aumentate di numero in numero e vien da dire anche di 45.000 in 45.000 euro a volta. Infatti scaduto il 3 luglio è stata concessa ulteriore proroga sino al 31 agosto, poi dal 1° al 30 di settembre ed infine, quella in corso, dal 5 ottobre al 30 Novembre. Finalmente ai primi di ottobre viene indetta una procedura negoziata per l’affidamento del servizio.

Alla procedura sono state invitate a presentare la propria offerta 6 società del settore e che i termini per la presentazione delle offerte è scaduta il 19 di ottobre. Il 20 di ottobre è stata nominata la Commissione Giudicatrice composta da Antonio Scrimitore – Segretario Generale del Comune di Galatina- Presdente; Maria Teresa Bianco – Assistente Sociale -Responsabile dell’Ufficio di Piano- Commissario, Antonella Mele -Amministrativo, responsabile della funzione di gestione tecnica e amministrativa, con funzioni anche di segretario verbalizzante. Riusciranno i nostri eroi a raggiungere la meta prima della prossima proroga tecnica?

Al di là delle proroghe in se stesse, che all’ATS sono una ingiustificabile costante, ciò che maggiormente lascia perplessi, perché inspiegato ed inspiegabile, è capire perché lo stesso servizio se fosse stato fatto dall’ASP sarebbe costato circa un terzo, o giù di lì, rispetto a quanto costerà in gestione ad una Società privata.

Ritorniamo per un attimo alla Deliberazione n. 10 del 24/03/2015 del Coordinamento Istituzionale, quella con cui veniva assegnato il servizio di assistenza domiciliare e assistenza domiciliare integrata in favore di persone con disabilità all’ ASP in cui si legge “che con Deliberazione n. 10 del 24/03/2015 il Coordinamento Istituzionale ha stabilito di affidare il Servizio in scadenza il 02 aprile 2015 all’ASP “Istituto Immacolata” di Galatina per un periodo di mesi dodici, salvo proroga, per un importo pari a € 100.098,00”.

Secondo quanto si legge nella determina 397 del 20 ottobre dell’ATS il bando di gara è, invece, per la durata di sei mesi e per un importo di 154.413,00, circa tre volte in più in ragione annua.

Ma le incongruenze non sono di certo finite. Si legge infatti nell’oggetto della determina dell’ATS del 20 ottobre : “OGGETTO: INDIZIONE DI PROCEDURA NEGOZIATA (COTTIMO FIDUCIARIO) PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE E ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA IN FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA’’. PERIODO 01/12/2015 –  31/03/2016 NOMINA COMMISSIONE DI VALUTAZIO”

Ora dal primo dicembre al 31 marzo i mesi sono quattro mentre nella stessa determina si scrive poi che si intende ” procedere all’affidamento del Servizio Assistenza Domiciliare e Assistenza Domiciliare Integrata in favore di persone con disabilità, mediante procedura ad evidenza pubblica, per un periodo di mesi sei, e per un importo pari a € 154.413,60, compresa IVA“.

La differenza è notevole perchè 154.413,00 diviso quattro fanno 38.603 euro/mese ossia 463.239 annui. Oltre 4 volte l’importo con cui lo si affidava all’ASP.

Capito perchè oltre alle proroghe anche i conti non tornano? Ma i responsabili dei Comuni facenti parte dell’ATS se le leggono queste determine? Sicuramente no, ed allora non sarebbe il caso di cominciare a farlo?