E’ l ‘oggetto di una interrogazione consiliare presentata dal consigliere comunale Carlo Gervasi.

GervasiCronaca/ di Redazione

Galatina –  Il progetto è il “Deep Impact Puglia” teso alla defibrillazione ed alla prevensione delle morti improvvise. Il Comune di Galatina è stato destinatario da parte dell’ARES Puglia, di 4 defibrillatori semiatomatici e la stessa Ares con nota del 14 luglio ha comunicato al sindaco Montagna che i defibrillatori sono a dispozione del nostro Comune e di comunicare il nome di colui che è stato designato al loro ritiro, le sedi dove verranno collocati ed i soggetti che dovranno essere formati con apposito corso all’utilizzo dei defibrillatori.

Da allora ben poco si è saputo circa il ritiro e dei nominativi dei soggetti selezionati per il corso. L’unica certezza è che i defibrillatori non sono ancora stati sistemati in alcuna sede e ciò nonstante tutte le attività sportive, didattiche e similari sono già in pieno svolgimento.

Nasce da ciò l’interpellanza del consigliere Gervasi tesa ad avere ragguagli sui ritardi dell’Amminsitrazione a tal proposito. A seguire il testo dell’interpellanza.

Il sottoscritto Consigliere Comunale Carlo Carmine Gervasi, in merito al Progetto Regionale “Deep Impact Puglia –Defibrillazione e Prevenzione della morte Improvvisa con Accesso Territoriale in Puglia” (D.G.R. N.2674 del 28/11/2011), ed all’avvenuta consegna dei Defibrillatori Semi Automatici, già assegnati alla nostra amministrazione in numero di n.4 (all.1), in data 16 luglio 2015, Le chiedo quanto di seguito.

Premesso

– che il Provveditorato Ares Puglia, nella figura del Responsabile Settore Patrimonio, Contratti ed Appalti, dott. Massimo De Toma, ha inviato in data 14 luglio 2015 nota del Direttore Generale dell’A.Res.S. Puglia dott. Ettore Attolini (prot.n°2349 del 25/06/2015 (all.2) relativa al Progetto Regionale Deep Impact Puglia;

– che nella stessa nota si chiedeva di indicare il nominativo del responsabile che avrebbe effettuato il ritiro dei defibrillatori, le sedi presso le quali sarebbero stati ubicati, nonché il numero ed i nominativi dei soggetti da formare (elenco già trasmesso in precedenza (all.3);

– che salvo un diverso termine previsto dalle leggi regionali, il Decreto Balduzzi fissa al 1° gennaio 2016 il termine ultimo perché le associazioni sportive dilettantistiche si dotino di defibrillatore semiautomatico, ad eccezione degli enti che svolgono attività sportive con ridotto impegno cardiocircolatorio;

– che il legislatore, dopo avere imposto alle associazioni sportive di dotarsi del defibrillatore semiautomatico e di curarne la manutenzione, ha consentito alle società, le quali operano in uno stesso impianto sportivo, ivi compresi quelli scolastici, di associarsi ai fini dell’attuazione di un simile obbligo, stabilendo che possano demandare l’onere della dotazione e della manutenzione del defibrillatore semiautomatico al gestore dell’impianto attraverso un accordo che definisca anche le responsabilità in ordine all’uso e alla gestione;

– che al fine di offrire la massima tutela della salute degli atleti, ha, infine, imposto alle associazioni che utilizzano (temporaneamente o permanentemente) un impianto sportivo di assicurarsi della presenza e del regolare funzionamento del dispositivo;

– che tale obbligo di legge sarà non soltanto relativo alla disputa delle gare, ma anche per qualsiasi altro tipo di attività sportiva (agonistica, allenamento, promozionale, amatoriale, ecc.) che si svolge in un impianto sportivo. Alla luce di quanto esposto,

chiedo

a Lei ed alla sua amministrazione, del grave ritardo nella sistemazione dei Defibrillatori, dell’avvenuta o meno adesione al Progetto CdF Leccesoccorso 118 dell’ASL Lecce/SEUS 118 per il relativo avvio alla formazione dei First Responders della Rianimazione Cardiopolmonare (all.1), della stesura di un protocollo d’intesa con le strutture private che gestiscono gli impianti sportivi comunali Le rammento che, a prescindere dai provvedimenti disciplinari che ogni Federazione Sportiva potrà irrogare alle proprie società sportive affiliate, la mancanza o l’indisponibilità del defibrillatore, il suo malfunzionamento, l’assenza dell’operatore preposto, attribuiranno responsabilità penali e civili in caso di incidente con conseguenze sull’incolumità