Solo 21.000 euro per Galatina a cui vanno aggiunti 3.000 di cofinanziamento comunale.

Palazzo orsiniCronaca/ di Redazione

Galatina – Il Fondo Affitti è stato istituito dall’art. 11 della Legge n. 431/98 per offrire un aiuto alle famiglie in affitto che per condizioni economiche disagiate non sono in grado di sostenere i canoni di mercato.

Il Fondo è costituito da un finanziamento statale e un cofinanziamento regionale;  è prevista inoltre una premialità per quei Comuni che cofinanziano con risorse proprie.

Dal 2005 al 2010 la dotazione finanziaria del Fondo è andata sempre più riducendosi  ma mentre la Regione ha continuato ad erogare con continuità il contributo di 15 milioni di euro al quale si sommano i cofinanziamenti comunali si è drasticamente ridotta la quota di finanziamento statale che si è progressivamente annullata dall’anno 2012.

Per Galatina trattasi di 14.320 euro che rappresentano la quota di finanziamento regionale a cui si sono aggiunti 6.784 euro quale quota di premialità per aver il comune di Galatina partecipato in cofinanziamento con 3.000 euro. Totale quindi 24.000 euro circa. Il finanziamento ha come anno di riferimento il 2013.

Inutile dire che la quota premio viene assegnata dalla Regione in proporzione alla cifra stabilita dai Comuni per il proprio cofinanziamento dell’iniziativa e corrisponde a poco più del doppio.

In questi “aiuto-casa” per le famiglie disagiate, a parte il capoluogo di provincia, i contributi più sostanziosi li hanno Comuni tipo Gallipoli che ha ricevuto 246.000 euro dei quali 148.000 contributo base a cui si è aggiunto il contributo premio di 68.000 euro per aver compartecipato all’iniziativa con propri fondi per 30.000 euro.

Nardò potrà gestire circa 43.000 euro di cui 25.000 contributo base, 11.700 circa di premio e 5.000 di compartecipazione. Anche Galatone ha avuto quasi il doppio rispetto a Galatina. Usufruisce di 43.500 euro dei quali 26.500 circa quale contributo base, 11.897 quota premio e 5.000 circa di compartecipazione.

Qualcosa in più il nostro Comune avrebbe potuto sicuramente farla in soccorso del disagio abitativo per le famiglie più bisognose ma evidentemente più di 3.000 non si potevano forse destinare a favore di tale problematica sociale.

La parte relativa al contributo è già nelle disponibilità dei Comuni mentre la premialità , si apprende da fonti regionali, sarà a disposizioni nei primi giorni della prossima settimana.