“Senza Voce (storia di Ciccilla,briganta si e santa no)”. Domenica 17 gennaio ore 20.00 a Ruffano
Ruffano – Principio Attivo Teatro a Ruffano per il secondo appuntamento con la rassegna teatrale organizzata dall’associazione Odv Kairòs. L’attrice Silvia Lodi e il musicista Leone Marco Bartolo saranno in scena domenica 17 gennaio alle ore 20.00 al Teatro Comunale di Via Paisiello, con lo spettacolo Senza Voce ( storia di Ciccilla, briganta si e santa no) di Valentina Diana, per la regia di Silvia Lodi.
Lo spettacolo è una produzione Principio Attivo Teatro e narra la storia di una donna, Ciccilla, briganta all’epoca dell’Unità d’Italia. Ciccilla non è una combattente, non ha un’ideale e non combatte dietro nessuna vera bandiera. Una vittima soprattutto, la storia di una vittima del fatto di essere donna in un mondo in cui le donne avevano principalmente il dovere di stare zitte ed obbedire agli uomini, ai genitori, alle autorità, a Dio e ai santi. Ciccilla è una femmina mezza barbara, selvatica, una povera crista, una che non sa né leggere né scrivere, una che non trovandola da nessuna parte, si fa una giustizia sua, ci prova e (naturalmente) non ci riesce. La sua storia è la storia di una guerra ad armi impari, persa in partenza ma senza una resa. La storia di Ciccilla è la storia di un tentativo di far restare umane cose e persone schiacciate dai libri di storia. Nell’intenzione degli autori lo spettacolo vuole essere anche un omaggio a Rosa Balistreri, artista siciliana indimenticabile per la forza espressiva, per il suo pensiero politico e alle sue lotte sociali, per la passione intensa del suo canto.
Principio Attivo Teatro è un’ esperienza, un percorso, un laboratorio permanente delle arti sceniche. Un collettivo di artisti che attorno al teatro unisce attori registi, drammaturghi, scenografi, pedagoghi e musicisti. Il nostro lavoro mette l’attore al centro della creazione. Il corpo dell’attore si fa luogo aperto su cui leggere e cogliere i graffi del nostro tempo. Il teatro è la nostra arma per attraversare la contemporaneità. Insieme sperimentiamo un approccio alla creazione sempre differente; cerchiamo di aprire porte, sfondare sensi, creare cortocircuiti. Il teatro è per noi come una trincea da cui lanciamo versi