“Cosa sta facendo l’ufficio alle politiche giovanili? Cosa stanno facendo i volontari del servizio civile?”

penna-e-calamaioLettere/ di Marissa

Spett. Redazione

sono profondamente arrabbiata con questa Amministrazione per tanti motivi, due su tutti: la mancata volontà di partecipare a Garanzia Giovani, con la conseguenza che dovrò presentare domanda in un comune lontano dal mio (e per 433 euro al mese non è un grande guadagno) e la sensazione di abbandono che questo assessorato ci regala quotidianamente.

Infatti, anzichè organizzare incontri sulle concrete opportunità a disposizione di noi giovani in questo momento, come appunto Garanzia giovani o i finanziamenti con il 75% a fondo perduto per l’imprenditoria femminile e/o giovanile, il nostro assessorato organizza un incontro che sembra più una passerella per le imprese che un’opportunità capace di concretizzarsi in qualcosa di utile per i giovani.

Quindi mi chiedo cosa stiano facendo quattro volontari di servizio civile ed un ufficio di politiche giovanili. E’ così difficile organizzare questi incontri? Richiede così tanto impegno in termini di risorse umane e/o economiche? O semplicemente manca la volontà? L’assessore e l’amministrazione sono in grado di comprendere il nostro disagio e possono immaginare che, spostarsi in altri comuni o all’università per assistere agli incontri, è per noi giovani disoccupati una spesa che non sempre possiamo sostenere?

Un’ultima domanda: è possibile conoscere le cose fatte dai volontari in questi mesi? Perché quattro persone dovrebbero organizzare un sacco di cose. Così la cittadinanza è a conoscenza dell’operato e può trarre le sue conclusioni.

Le ho scritto sapendo che anche le mie domande rimarranno senza risposta (fino ad oggi l’assessore ha sempre taciuto alle domande dei galatinesi), ma forse aiuteranno i giovani a capire la qualità di questa amministrazione.

Un saluto a tutta la redazione.