Partiti e liste del centro sinistra si uniscono alla richiesta dei gruppi consiliari  

Cronaca/ Comunicato Stampa

PARTITI E LE LISTE DELLA COALIZIONE DI CENTRO SINISTRA CHE COMPONGONO LA MAGGIORANZA DI GOVERNO  DELLA CITTA’ DI GALATINA

 

CHIEDONO LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DELLA CSA SPA DOTT. ALFREDO TORRONE

 

NON CONDIVIDENDO LE MODALITA’ DEL SUO OPERATO  ED IN PARTICOLARE L’AVER PRESENTATO FORMALE QUERELA-DENUNCIA NEI CONFRONTI DELLA DIRIGENTE ARCH. RITA TARASCHI E DELL’INTERA AMMINISTRAZIONE COMUNALE. TALE ATTO RISULTA INFATTI MANIFESTAMENTE ABNORME RISPETTO ALL’AUTONOMIA DEL PRESIDENTE NELLA GESTIONE DELLA PARTECIPATA,  ANCOR PIU’ ALLA LUCE DELLA PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA DEL TAR LECCE CHE HA TRAVOLTO LA SOSPENSIVA DEL CONSIGLIO DI STATO.

A CIO’ SI AGGIUNGA CHE LA CONSIGLIERA DI AMMINISTRAZIONE DI NOMINA PUBBLICA, ING. MARIA GRAZIA GNONI, IN DATA 3 MARZO U.S. HA RASSEGNATO LE DIMISSIONI DALLA CARICA DENUNCIANDO LA MANCATA COMUNICAZIONE E CONDIVISIONE DELLE SCELTE SOCIETARIE ATTUATE NEGLI ULTIMI MESI, A PARTIRE DALLE AZIONI INTRAPRESE DAL PRESIDENTE TORRONE VERSO IL COMUNE DI GALATINA E NEGLI ULTIMI GIORNI ANCHE VERSO I LAVORATORI DELLA SOCIETA’ STESSA.

ALTRETTANTO GRAVE, INFATTI,  RISULTA ESSERE LA TENSIONE INGENERATA SUGLI OPERAI DELLA CSA SPA E PER IL TRAMITE DI ESSI SULL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, SOCIO DI MAGGIORANZA, CREANDO UN INGIUSTIFICATO CLIMA DI PANICO FRA I DIPENDENTI DELLA PARTECIPATA.

PERTANTO ALLA LUCE DI QUESTI GRAVI FATTI, I PARTITI E LE LISTE CHE COMPONGONO LA COALIZIONE DEL CENTRO-SINISTRA AUSPICANO CHE IL PRESIDENTE TORRONE RASSEGNI IMMEDIATAMENTE LE DIMISSIONI, ESSENDO OLTRETUTTO VENUTO MENO IL  RAPPORTO FIDUCIARIO  CON IL SINDACO E CON L’INTERA AMMINISTRAZIONE COMUNALE COME GIA’ PALESATO NELL’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE.

 

 

IL SEGRETARIO DEL PARTITO DEMORATICO – ANTONIO DE MATTEIS

IL SEGRETARIO DEL PARTITO DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – CESARE DE PASCALIS

LA COORDINATRICE DELLA LISTA PATTI CHIARI DI PIETRO – PATRIZIA SABELLA

I COORDINATORI DELLA LISTA MONTAGNA – SANDRO MINO E AUGUSTO FACHECHI