Sono state 1624 le nuove iscrizioni contro le 865 cancellazioni
Cronaca/ di Redazione
Segnali di vitalità dal sistema imprenditoriale salentino nel secondo trimestre dell’anno. Tra aprile e giugno il registro delle imprese dell’ente camerale leccese ha registrato 759 imprese in più, scaturito da 1.624 iscrizioni e 865 cancellazioni. Cifre che hanno portato lo stock delle imprese registrate a 72.437 e 84.981 localizzazioni. E’ il Mezzogiorno in generale a dimostrare una maggiore dinamicità, delle 38mila nuove imprese costituitesi su tutto il territorio nazionale , circa il 40% hanno aperto nel Sud d’Italia.
E’ proprio una provincia pugliese, Foggia, ad occupare il primo posto nella graduatoria nazionale con il più elevato tasso di crescita (1,21% ) a livello nazionale; Lecce si colloca al quinto posto con un tasso di crescita pari a +1,06%, mentre Brindisi (0,79%), Taranto (0,62%) e Bari (0,59%) si collocano nella prima metà della graduatoria, facendo registrare alla Puglia un +0,82% e un saldo positivo di 3.096 imprese.
Il comparto che in termini assoluti ha registrato il saldo più consistente è stato quello agricolo, con un saldo di 124 imprese e un tasso di crescita dell’1,39%, seguito dal commercio (+50 imprese, tasso di crescita 0,22%), dalle costruzioni (+43 imprese, crescita 0,43%) e dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+27 imprese, +0,49%), mentre il settore manifatturiero registra un saldo negativo di 23 unità e un tasso di crescita -0,35%; occorre tenere in conto, però, che ci sono ben 528 imprese non classificate, che solo in un momento successivo verranno codificate e collocate nei vari settori, per cui tutti i saldi sia quelli positivi che negativi saranno suscettibili di ulteriori variazioni.
Considerando la forma giuridica delle nuove imprese, si osserva che il 36% del saldo, pari a 277 unità è riconducibile alle società di capitale, che chiudono il trimestre con un tasso di crescita dell’1,98%, mentre il 57% è imputabile alle imprese individuali, il cui stock è stato incrementato da 435 unità (+0,92%). E’ di appena 20 imprese, invece, il saldo delle società di persone (+0,27%), mentre quello delle altre forme societarie è di 27 unità (+0,90%).
Al 30 giugno le imprese artigiane registrate sono 17.925, nell’arco del trimestre considerato sono state iscritte 319 aziende e cessate 241, facendo registrare un saldo positivo di 78 imprese e un tasso di crescita dello 0,44%. Analizzando la serie storica del 2° trimestre degli ultimi 10 anni, si osserva una costante diminuzione del numero delle imprese artigiane: al 30 giugno del 2007 erano 19.651 contro le attuali 17.925, con una perdita secca di 1.726 unità nel decennio. Tra aprile e giugno è stato il comparto delle costruzioni a contribuire maggiormente al saldo positivo, con ben 44 imprese e un tasso di crescita dello 0,65%; tra i settori più significativi si segnalano le attività legate ai servizi di alloggio e ristorazione con un saldo di 16 imprese e un tasso di crescita pari a + 2,10%, le attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+14 aziende, crescita 4,19%), altre attività di servizi alla persona (+10 imprese, crescita 0,35%). Segni negativi, invece, per il manifatturiero (-4 imprese, decrescita dello 0, 10%) e del commercio (-5 imprese, decrescita -0,31%).