Cronaca/ di Giuseppe Lagna coordinatore del Comitato “Basta un SI Galatina”
“Basta un SI? Beh, in molti momenti della nostra vita un SI è stato determinante. Ma in questo autunno un SI potrà essere decisivo per permettere all’Italia un grande salto di qualità “istituzionale” e rendere più adeguata alle esigenze del Popolo Italiano, la Carta Costituzionale che i Padri costituenti ci hanno consegnato 70 anni fa.
Il 4 dicembre prossimo saremo tutti chiamati, infatti, ad esprimerci sul referendum confermativo collegato alla riforma costituzionale varata dal Parlamento a larga maggioranza – quasi il sessanta per cento dei componenti di ciascuna Camera in ognuna delle sei letture – e che modifica alcuni articoli della seconda parte della nostra Costituzione.
Riteniamo che si tratti di un passaggio storico che se vedrà il prevalere dei SI porterà dei cambiamenti, secondo noi fondamentali, nel funzionamento del Parlamento, del Governo, delle Regioni, permetterà una migliore partecipazione dei cittadini nella formazione delle Leggi, consentirà una diminuzione del numero di politici e il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni.
Proprio per informare i cittadini e sostenere le ragioni del SI a questo referendum, si è costituito nella nostra Città il comitato Basta un SI Galatina
In estrema sintesi, e prendendo spunto da una nota di Luciano Violante (Le ragioni del Sì) apparsa su L’Huffington Post, questi i punti essenziali della Riforma:
- a) La fiducia al Governo potrà essere data, o tolta dalla sola Camera dei Deputati, come avviene in tutte le democrazie parlamentari.
- b) Diminuiranno i componenti del Senato (invece degli attuali 315) saranno solo 95 elettivi espressione delle Regioni Italiane, e 5 nominati dal Presidente della Repubblica, più gli ex presidenti della Repubblica.
- c) La formazione delle Leggi sarà in capo alla sola Camera dei deputati ad eccezione di poche leggi di particolare importanza (ad esempio le leggi costituzionali). Il Senato potrà proporre entro tempi assai brevi (da 10 a 40 giorni, a seconda dei casi) modifiche ai testi approvati dalla Camera sulle quali quest’ultima decide in via definitiva. Ci sarà maggiore rapidità e soprattutto più chiarezza.
- d) Il Senato rappresenterà le istituzioni territoriali ed eserciterà funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica. Svolgerà una intensa attività di controllo: sulle politiche pubbliche, sull’attuazione delle leggi, sull’attività delle pubbliche amministrazioni, sull’impatto nei territori delle politiche della Unione Europea.
- e) Cesserà l’abuso dei decreti legge che oggi possono riguardare qualunque materia e possono dettare regole anche per materie tra loro eterogenee. I decreti legge, infatti, dovranno contenere misure immediatamente applicabili, e di contenuto specifico, omogeneo e corrispondente al titolo.
- f) Ci sarà maggiore possibilità di controllo sulla maggioranza parlamentare e sul Governo da parte del Capo dello Stato che se chiede alle Camere il riesame della legge di conversione di un decreto legge, il termine per l’efficacia dello stesso aumenta da 60 a 90 giorni.
- g) Il Governo potrà chiedere alla Camera di deliberare sui progetti di legge di particolare importanza per il governo entro un termine scelto dalla stessa Camera tra 70 e 85 giorni.
- h) Su materie che riguardano l’interesse nazionale sarà lo Stato a legiferare ponendo fine alla frammentazione di regole Regionali. Apparterranno allo Stato le competenze sulle grandi infrastrutture strategiche, sul coordinamento della finanza e del sistema tributario, sulla tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, porti e aeroporti civili di interesse nazionale e internazionale.
- i) Lo Stato potrà intervenire al posto di una Regione quando bisogna tutelare l’interesse nazionale oppure l’unità giuridica o economica della Repubblica (come nella Costituzione tedesca).
- j) Le Regioni attraverso i loro rappresentanti in Senato parteciperanno alla legislazione nazionale e alle attività di controllo sul governo nazionale.
- k) Saranno potenziati i diritti dei cittadini:
– è previsto, per la prima volta, il referendum propositivo;
– le proposte di iniziativa popolare dovranno essere necessariamente prese in esame dalle Camere nei tempi previsti dai Regolamenti parlamentari mentre oggi restano in genere nei cassetti del Parlamento;
– L’istituto del referendum abrogativo sarà potenziato: con la raccolta di almeno ottocentomila firme (invece di 500.000 che è il numero minimo perché il referendum sia ammesso), la proposta è approvata se avrà partecipato alla votazione non la maggioranza degli elettori, ma la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni per la Camera dei deputati e, naturalmente, se è raggiunta la maggioranza dei voti validi.
- l) È prevista la possibilità di un controllo, sulle leggi elettorali, prima della loro entrata in vigore, da parte della Corte Costituzionale, se richiesto da una minoranza di parlamentari ( un quarto dei deputati o un terzo dei senatori).
Infine, ma non meno importante il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, tra cui: eliminazione dell’indennità dei senatori, che godranno solo dell’indennità da consigliere regionale o da sindaco; riduzione dei costi della struttura del Senato; abolizione definitiva delle Province; eliminazione dei rimborsi ai gruppi politici dei Consigli regionali e tetto alle indennità dei consiglieri regionali, che non potranno percepire più del sindaco del capoluogo di regione, abolizione del CNEL.
Quanti volessero approfondire gli aspetti legati alla Riforma possono cliccare “Mi Piace” sulla nostra pagina Facebook: Basta un Si Galatina, aggiornata quotidianamente con la condivisione di articoli, interviste e video.
Coloro che, invece, volessero impegnarsi direttamente, insieme a noi, perché un SI “storico” aiuti l’Italia ad avere istituzioni più efficaci, più semplici, più stabili e meno costose, possono contattarci via email all’indirizzo bastaunsigalatina@gmail.com, o attraverso la nostra pagina Facebook: Basta un Si Galatina.