L’arch. Ampolo, già direttore dei lavori del I° lotto, ha ottenuto un punteggio che supera i massimi previsti dalla legge. Per la Commissione giudicatrice è tutto OK.        

Palazzo LL.PPCronaca/ di Redazione

Galatina – Quando la torta è ricca è chiaro che gli appetiti, legittimi e sacrosanti, non manchino. Se poi a far da direttore di orchestra ci sta l’arch. Taraschi interrogativi, dubbi e perplessità sono contorno e sostanza di qualsiasi pietanza. 

Utile una ricostruzione storica, a conferma di quanto detto, sulle gare per l’assegnazione della Direzione dei lavori di riqualificazione del Cavallino Bianco.

Nel marzo 2014 venne costituita la Commissione Giudicatrice per l’assegnazione dell’incarico di direttore dei lavori e messa in sicurezza del cantiere per i lavori del primo lotto. Importo complessivo dei lavori circa 1.200.000 euro. Furono invitati dalla Dirigente, anzi ormai ex Dirigente, a presentare la propria offerta 5 professionisti. Restammo tutti di stucco nel notare che forse architetti ed ingegneri non hanno bisogno di lavorare. Infatti soltanto uno dei cinque fece pervenire la propria offerta e si aggiudicò i lavori: l’arch. Enrico Ampolo di Lecce. Da un’occhiata, da parte di alcuni curiosi, al curriculum del professionista emerse che si era laureato all’Università “G. D’Annunzio” di Pescara nel 1987 e qualcuno fece notare maliziosamente che era la stessa Università, ed anche lo stesso anno, in cui si era laureata la ex Dirigente dei Lavori Pubblici. Pettegolezzi.

Nel Frangente il Comune di Galatina veniva chiamato in giudizio presso il Tribunale di Lecce da un’altro professionista che rivendicava la paternità del progetto della ristrutturazione dell’immobile.

Siamo ai nostri giorni con il Bando di gara per l’assegnazione della direzione dei lavori del secondo lotto dei lavori di ristrutturazione del Cavallino Bianco. Prima della scadenza dei termini per la presentazione delle offerte questa volta intervenne l’ordine degli ingegneri e degli architetti con osservazioni relative ad alcune anomalie contenute nell’Avviso Pubblico.

Taraschi dovette fare marcia indietro e riaprire i termini con una nuova pubblicazione del bando dilazionando i tempi di scadenza per la presentazione delle offerte. Era la seconda volta che gli ordini professionali intervenivano per bacchettano la Dirigente e le sue procedure.

In entrambi i casi bisogna che qualcosa è cambiata  perché, giusto per restare al Cavallino Bianco, questa volta di manifestazioni di interesse ne sono pervenute addirittura 20, delle quali ne sono state ammesse ammesse 15.

Tutto normale e scorrevole? Per niente. Costituita la Commissione giudicatrice con la stessa Dirigente Taraschi presidente e con l’arch. Francesco Longo e l’arch. Nicola Miglietta componenti effettivi, aperte le buste si scopre che la migliore offerta è ancora una volta quella dell’arch. Ampolo ma con un però di mezzo.

L’arch. Ampolo ha presentato un’offerta che ottiene ben 73,02 per l’offerta tecnica e punti 20.00 per l’offerta economica superando addirittura i 4/5 del punteggio massimo previsti dalla legge e pertanto, per legge, si rende necessario procedere ad una verifica.

Il professionista , invitato a farlo, presenta le sue giustificazione, seppur Dirigente dei LL.PP e presidente della Commissione Giudicatrica, Taraschi non entra nel merito ed incarica, invece, il RUP, geom Daniele Grappa, di valutare le giustificazioni prodotte dall’arch. Ampolo relative alle anomalie.

Il RUP a sua volta sembra quasi dire  “vade retro Satana” e con una nota rimanda qualsiasi giudizio alla Commissione Giudicatrice che pertanto vine investita del compito di esamina.

L’ultimo atto a Galatina di Taraschi da Dirigente dei LL.PP. è stato quello di esaminare, unitamente agli altri due componenti della Commissione, le giustificazioni addotte da Ampolo, ritenerle valide ed assegnargli l’incarico. Poi ha preso l’aereo ed è volata definitivamente a S. Giuliano Milanese dove presterà i suoi servizi professionali. Sicuramente non ci mancherà.