Da oltre due mesi, per la morosità del Comune, l’immobile è ancora senza luce. Spazi pubblici, bagni compresi, la sera inutilizzabili.
Cronaca/ di Redazione
Galatina – Era il 15 di settembre allorquando dopo varie insistenze e pressioni di alcuni commercianti del posto il Dirigente SUAP, adduceva come scusante del mancato pagamento che “le fatture, pur essendo pervenute ed acquisite al protocollo del Comune come di seguito indicato: – la n. 004700518799 del 20.04.2016 al protocollo n. 15646 del 26.04.2016, – la n. 004700720157 dell’08.06.2016 al protocollo n. 22044 del 09.06.2016 la n. 004701028237 del 10.08.2016 al protocollo n. 29764 del 12.08.2016 sono state trasmesse da Enel Energia SpA, Società fornitrice del servizio, ad un Codice Univoco Ufficio diverso da quello assegnato al Servizio competente per la loro liquidazione”
Insomma non erano state pagate perchè ENEL aveva sbagliato codice e le fatture erano pervenute ad un Ufficio comunale diverso e quell’ufficio invece di inoltrarle a quello competente (nello specifico Polizia Municipale-SUAP etc..) se le era tenute per far fronte a qualche penuria di carta.
Tagliata la luce, come già detto, ai canili, poi al mercato coperto, al cimitero e via dicendo qualcuno si deve essere ricordato che quando l’energia elettrica la si consuma per illuminare , mantenere freschi d’estate gli ambienti di lavoro va anche pagata ed così in fretta e furia il nostro Dirigente con la Determina innanzi menzionata dispone ” l’immediata emissione del mandato di pagamento mediante bonifico bancario sul conto corrente dedicato, agli atti dell’Ufficio, con indicazione del codice CIG assegnato”.
Il pagamento sarà stato così immediato che il corridoio, i bagni pubblici e tutto ciò che fa capo al contatore comunale del mercato coperto è ancora al buio. Quindi al calar della sera nell’immobile entra in vigore il coprifuoco e la cosa peggiora ancor più perché qualche commerciante, indisturbato, espone la propria merce fuori dal box ed al buio non è certamente il massimo della sicurezza. Bisogna attendere che qualcuno si faccia male?
Ora ci chiediamo seriamente se la storiella del “Codice” e della Determina per il “pagamento immediato” non sia stato altro che un modo ingenuo e banale per prendere in giro commercianti e cittadini e che la realtà sia assai diversa ed abbia una sola denominazione: “dissesto finanziario”.