Da responsabile del servizio, del procedimento ed estensore della Determina si paga il saldo dell’incentivo.
Cronaca/ di p.z.
Galatina – Abbiamo un pò tutti negli occhi lo scempio urbanistico di quel tratto di strada che intercorre su Corso Porta Luce tra via Gallipoli e via Nachi. I lavori relativi a detto scempio sono stati stati ultimati in data 07 luglio 2016, questa volta per fortuna senza fanfara inaugurale. Tra le varie voci facenti parti del Piano Economico del progetto figurava anche l’incentivo nella misura del 2% del costo complessivo dell’opera da ripartire tra il gruppo di lavoro per un ammontare complessivo di 3.084 euro.
Già il 1° dicembre 2016 è stato corrisposto al gruppo l’acconto dell’incentivo. Mica si perde tempo in chiacchiere, circa 2.160 euro.
Il progetto è stato finanziato con un contributo regionale la cui trance più consistente era già nelle casse comunali ragion per cui nulla da eccepire dal punto di vista della regolarità contabile. Non abbiamo avuto, forse per mia disattenzione, possibilità di acquisire ulteriori dati ( tipo quelli attuali) su quella Determina.
Vi è stata, invece, nel caso dell’attuale Determina, con cui è stato dato mandato a liquidare il saldo dell’incentivo al gruppo di lavoro, e bisogna dire che le anomalie sembrano essere più di una ed anche assai evidenti. L’ estensore della Determina avrà pensato che essendo ormai giunti al 21 dicembre, con le festività natalizie alle porte e la Regione che ancora non salda, mica si può perdere tempo a pettinar le bambole. Le regalie incombono, stipendio e tredicesima come le parole volano.
L’importo del saldo è stato così distribuito: Geom. Saverio Mengoli: €. 507,44; · Geom. Saverio Toma : €. 241,64; · Sig. Massimo Quida: €. 96,66; Sig. Alfonso Preste: €. 96,66;
Ora dopo riportato la ripartizione ci stanno un paio di cose da aggiungere che indignano. Una di esse desterebbe sicuramente l’interesse della Procura della Repubblica e l’altra quella della Corte dei Conti.
La Determina in oggetto è la n. 1743 del 14 dicembre 2016. Con essa il responsabile del servizio e del procedimento, oltre che estensore della stessa, il geom. Mengoli, ordina di pagare a se stesso (ed al resto del gruppo) le somme di denaro di cui in oggetto. Un conflitto di interessi grosso quanto una casa oltretutto, incredibile assai, con tanto di visto di regolarità contabile. Cosa da non crederci però è così.
Se poi si aggiunge che il Dirigente dei Lavori Pubblici, il dott. Orefice, è incorso personalmente nello stesso errore, nella sua veste di Dirigente della Polizia Municipale e per precisi “imput” esterni non amichevoli dovette correre in fretta e furia a ritirare in autotutela la Determina, traete Voi le conclusioni del caso sulla qualità di questa nostra classe dirigente perchè “errare humanum est, perseverare…”
Passiamo alla seconda considerazione. Si legge in Determina che “essendo le suddette somme rientranti nel 5% finale del contributo concesso dalla Regione Puglia, la suddetta somma di €. 942,39 dovrà essere corrisposta con anticipazione di cassa a norma dell’art. 7 del disciplinare dei rapporti tra la Regione Puglia e il Comune di Galatina, per l’erogazione del finanziamento. Tale somma sarà rimborsata dalla Regione Puglia successivamente al provvedimento di approvazione del Certificato di Regolare Esecuzione, di omologazione”.
Insomma i soldi ancora non ci sono, la Corte dei Conti ci ha raccomandato di non far ricorso ad anticipazioni di cassa al fine di non aggravare con ulteriori interessi passivi il deficit comunale, ed invece il nostro geom. Mengoli (estensore, responsabile del procedimento e del servizio), con le complicità e manchevolezze, contabili e di controllo già dette, si butta a capofitto a digitare sul PC una Determina che in barba ad ogni regolarità amministrativa, contabile (e non solo) gli permette di pagarsi il saldo dell’incentivo.
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