I pazienti da curare sono in via prioritaria quelli più gravi, per l’ospedale di Galatina sono 9 e per il Fazzi di Lecce 5.

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di Rosanna Verter

Molti progressi sono ormai stati fatti dai ricercatori in merito alla cura delle patologie del fegato. L’epatite C che è considerata tra i mali del secolo, oggi si può sconfiggere grazie a nuove scoperte nel campo della medicina.  Ora esistono dei farmaci molto potenti per annientare una malattia che ha seminato centinaia di vittime e che danno la possibilità di ridurre al minimo una patologia che rappresenta un costo enorme per la collettività. Le terapie guariscono in via definitiva nel 70% dei casi. La Regione Puglia con DGR 2884 del 20.12.2012 ha definito i criteri di riconoscimento dei Centri di monitoraggio.  Su indicazione delle Direzioni delle ASL ha individuato, con Determina dirigenziale del 01.02.2013, trenta centri regionali di cui tre presidi Ospedalieri per l’ASL Lecce, sono Lecce, Galatina e Tricase, con confermata esperienza clinica nel trattamento dell’epatite C, con disponibilità di strumentazione tecnologica per le indagini specifiche e una organizzazione in grado di gestire gli eventuali effetti collaterali. I farmaci inibitori della proteasi, che danno la possibilità di guarire da questo silent killer, sono disponibili nelle farmacie degli ospedali di Lecce e Galatina ormai da qualche mese. Possono accedere al trattamento i pazienti, dopo una attenta valutazione da parte dell’infettivologo, il quale in base ai risultati degli esami ematici, decide quale paziente ha le caratteristiche per essere “arruolato” ad intraprendere la terapia, che tra l’altro è molto costosa. Infatti si ipotizza che per il 2013, per circa 24 pazienti, ci sarà una spesa complessiva di 708.031 euro.  Il Piano Diagnostico Terapeutico presuppone un tempo maggiore da dedicare al paziente che è tenuto costantemente sotto controllo, anche perché molti non sopportano  la terapia e quindi costretti a rinunciare. I pazienti da curare e presi in esame sono in via prioritaria quelli più gravi che per l’ospedale di Galatina sono 9 e per il Fazzi di Lecce 5.

I due nuovi farmaci salvavita sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale solo presso i Centri utilizzatori così come individuati dalla Regione Puglia.