Gestione cimiteriale allo sbando tra il disinteresse generale.
Lettere/ di Luigi Maio
Gentile direttore,
ho deciso di scriverle per portare a conoscenza di chi di dovere lo stato di abbandono del cimitero di Galatina. Oramai da anni, ed in particolare con il subentro dell’attuale custode, si verificano situazioni incresciose, alcune delle quali, a dire la verità, non sono a lui imputabili.
Bisogna però dire che quella che ritengo gravissima è di esclusiva colpa del suddetto custode. Oramai da mesi il portone d’ingresso della zona nuova del cimitero viene lasciato aperto anche nelle ore di chiusura. La cosa più grave è che detto portone viene lasciato “spalancato” anche di notte.
La domanda nasce spontanea, di chi è la responsabilità per eventuali furti o danneggiamenti: il comune che non vigila che i propri dipendenti facciano il proprio lavoro o il custode che, nonostante sia pagato per farlo, non svolge appieno il suo dovere? E che dire del fatto che alcuni lavandini sono privi del tubo di scarico con il conseguente versamento dell’acqua sui piedi degli utilizzatori, oltre alla quasi totalità dei rubinetti che gocciolano con conseguente aggravio dei costi per la collettività della spese per la fornitura dell’acqua.
Vorrei anche che chi di dovere ci facesse sapere quando verranno realizzate le coperture mancanti, visto che sono state abbondantemente pagate dai loculi venduti. Mi auguro che questa denuncia serva a qualcosa, avrei voluto rivolgerla a un responsabile, ma con il caos che regna a palazzo Orsini non sapevo a chi chiedere. Direttore la ringrazio anticipatamente per l’attenzione che sperò darà alla mia segnalazione.
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Egr. sig. Maio
Grazie per la sua mail. Oltre a pubblicarla abbiamo provveduto ad informare, e non solo quello, chi di competenza. Il problema di fondo è sempre quello sig. Maio. Il Comune di Galatina è come un esercito costituito in larga parte da Generali, Tenenti, Sottotenenti e pochi…nullatenenti.
Ogni qualvolta vi è necessità di un soldato semplice mancano le unità ed il fronte resta scoperto. E’ il frutto di una politica miope e scellerata del tempo passato e presente. Più volte abbiamo segnalato da queste pagine come anche il Commissario Straordinario abbia approvato un fabbisogno organico per il prossimo triennio sopprimendo solo posti previsti per operai e impiegati di categoria C.
Cosa si può pretendere da questo tipo di visione organizzativa della macchina burocratica? Cosa si può pretendere se dopo che sono andate in pensione due unità in servizio presso il cimitero di Galatina nessuno si sia preoccupato di rimpiazzarle? Cosa potevamo attenderci da errori macroscopici in fase di gara d’appalto del servizio di pulizie di immobili comunali che hanno avuto come conseguenza, oltre alla penalizzazione dei lavoratori, anche l’abbandono di tre di quelle unità da servizi di manutenzione cimiteriale?
Si era veramente convinti che bastava spostare una unità dal cimitero di Collemeto per portarla a Galatina per risolvere il problema? L’unico risultato ottenuto è stato quello di lasciare il cimitero della frazione senza custode ed ovviare alla men peggio a quello di Galatina. Insomma se la coperta è corta è corta, però bisogna prenderne atto e muoversi.
Abbiamo tutti qualche nostro caro all’interno di quel cimitero. Abbiamo tutti pagato il canone annuo per l’illuminazione delle lampade votive. Abbiamo pagato, ma molte di esse sono spente. Non ci sono soldi è la risposta, ma i nostri soldi con cui abbiamo pagato il servizio che fine hanno fatto?
E che fine hanno fatto i soldi, a cui anche lei sig. Maio fa cenno, versati per l’acquisto i loculi?
Già al tempo della florida vegetazione rigogliante sulle tombe storiche furono evitati solo in extremis i bagliori delle cronache nazionali, credo ora si sia sulla buona strada.