Ottimistica la previsione di aumento del 27%. Il PEF certifica il 32% ma è destinato a salire. 

MontecoCronaca/ di p.z. 

Galatina – Questa volta non è colpa della burocrazia, come qualche abituale spacciatrice di menzogne politiche tenta di far credere nel patetico tentativo di ricostituirsi una ampiamente perduta verginità politica.

E’ il frutto, invece, di adeguamenti tariffari su smaltimento dei rifiuti mai pagati e che ora gravano per circa 850.000 euro sui galatinesi, è il frutto di una gestione disastrosa del rapporto e del controllo della partecipata CSA, è il frutto di super eroi e muli pagati al prezzo di purosangue, di incarichi ed elargizioni ad iniziative anacronistiche e propagandistiche, di disastrosa gestione con successiva perdita della presidenza dell’ARO, di mancanza di volontà politica ad azionare il recupero forzoso per chi non ha pagato. Siamo fermi nell’accertamento del non riscosso al 2012 e non per colpa della burocrazia.

Abbiamo dato doverosamente a Cesare quel che è di Cesare anche se soltanto in ristrettissima parte rispetto al dovuto sennò avremmo dovuto parlare anche di isola ecologica, di finanziamenti persi ed avremmo fatto alba.

Diamo ora uno sguardo ai risultati del disastro combinato da questi bravi politici parolai dalla faccia tosta. Nei giorni scorsi si era parlato, un po ottimisticamente, di aumenti della tassa sui rifiuti, per cittadini e attività imprenditoriali, di un 27%. Purtroppo la realtà è ancora peggio stando ai dati riportati dal Piano Finanziario Tari.

Tralasciamo quanto abbiamo già ampiamente illustrato nei giorni scorsi sui debiti da pagare alla Società “Progetto Ambiente Provincia di Lecce” sui rifiuti conferiti in discarica a Poggiardo ed a Cavallino e tutte le altre amenità connesse al contenzioso CSA ed alla costituzione in bilancio di Fondi specifici per i crediti inesigibili, di difficile esigibilità e soffermiamoci  solo sui numeri riguardanti il costo complessivo del servizio TARI nel 2017.

Dal Piano Finanziario presentato da Monteco per la sua parte di costi, risulta che essi ammontano a 2.979.548,00 euro che uniti ad IVA al 10% danno un totale di 3.277.502,00.  A questi vanno aggiunti altri costi del servizio per complessivi 2.794.294,00 euro che danno un importo complessivo di 6.071.798,00 euro.

Dal confronto con il 2016 risulta un aumento di 1.288.225,00 euro che corrispondono percentualmente al 26,71%. Bisogna poi aggiungere ai sei milioni e rotti anche l’importo di                303.589,00 euro da versare alla Provincia di Lecce (il cosiddetto TEFA) che corrisponde ad un ulteriore 5% che aggiunto al precedente 26,71%, come certificato nel PEF, porta l’ aumento percentuale complessivo al 32% circa.

Questo non è ancora tutto perché tra le righe del Piano Finanziario TARI, si scorge una postilla, piccola ma assai significativa: “salvo conguagli a consuntivo”. Significa, in parole povere, che ci rivedremo a fine anno. Ogni anno l’Amministrazione Comunale non ha mai mancato di farci gli auguri natalizi inviandoli sotto forma di bollettino postale per pagare il conguaglio di fine anno sulla spazzatura.

Se parlassimo di un aumento complessivo di circa il 40% pensate siamo molto lontani dalla realtà?