Ancora una volta c’è bisogno di ricorrere alla trattativa diretta per appaltare un servizio pubblico.
Galatina – Succede da un po di tempo, in modo particolare con l’istituzione del MEPA del Consip, che il Comune di Galatina incontri resistenze all’accettazione delle proprie condizioni di acquisto di beni e servizi tanto da parte delle aziende tanto da rendere quasi sempre infruttuosa la prima procedura di appalto, ossia quella di invito a più aziende a presentare la propria offerta.
La penultima in ordine di tempo era stata quella dei Varchi Elettronici. Nessuna delle ditte invitate presentò un’offerta. Si dovette ricorrere alla trattativa diretta e solo allora la ditta invitata direttamente rispose positivamente alle esigenze della Direzione della Polizia Municipale. Solo così la città riusci a dotarsi dei tre varchi elettronici in affitto per due anni ed al prezzo complessivo di 45.000 euro.
Cambia la Direzione e la storia si ripete. Questa volta è la Direzione dei Servizi Finanziari e di Ragioneria ad incorrere nell’inconveniente di avviare la procedura di una trattativa sul Mepa del Consip e vedersi rifiutato l’invito da parte delle tre aziende invitate a presentare la loro offerta.
Anche questa volta a salvare la nostra Dirigente, e quindi l’Amministrazione Comunale, è l’avvio di una nuova procedura sul MEPA col metodo della trattativa diretta e con una ditta scelta direttamente dall’Amministrazione che anche questa volta accetta.
E’ così che la Ditta Sicoli srl con sede a Lecce si è aggiudicata per 5 anni al prezzo presumibile di 39.000 euro oltre ad IVA “il servizio di noleggio e assistenza tutto incluso di apparecchiature multifunzionali con permuta delle macchine fotocopiatrici dell’Ente“.
Dalla Determina non è dato di sapere i nomi delle tre aziende invitate che hanno risposto picche alle condizioni poste dall’Amministrazione e che hanno reso infruttuosa la prima procedura e non è dato di ricavare neanche quante siano le macchine che saranno noleggiate ne le condizioni di permuta delle macchine di proprietà del Comune.
Insomma sappiamo che si spenderanno 39.000 euro più IVA e che tre aziende hanno rifiutato di fare un’offerta mentre la quarta, interpellata senza offerte concorrenziali, ha accettato.