Effettuata la disinfestazione e la pulizia del giardino antistante l’ingresso principale di via S. Francesco.

Puliziapulizia3 (1)pulizia2Cronaca/ di p.z.

Galatina – Palazzo Bardoscia, conosciuto anche come “Casa Paterna” ospita nelle sue stanze gli uffici comunali della Direzione Territorio ed Ambiente, Tributi e lo sportello informazioni della Monteco.

Da Tempo gli abitanti del vicinato avevano più volte segnalato il grave disagio igienico sanitario derivante dallo stato di abbandono in cui versava il giardino antistante l’ingresso principale di via S. Francesco.

Ospiti poco graditi del luogo pulci, ratti, randagi, deiezioni e per completare il quadro le erbacce che prosperavano all’interno delle aiole. Le lamentele si sprecavano ma i risultati nulli.

Tutto ciò si è trascinato sino a quando una signora del posto è stata punta dalle pulci che soggiornavano all’interno del giardino. Colpevole una gattina licenziosa, una delle tante inquiline abusive del luogo, che aveva partorito all’interno del giardino e la signora si era avvicinata per osservare la bellezza di quei cuccioli felini.

E’ stata la stessa signora ad avvisare gli impiegati degli uffici comunali i quali hanno a loro volta avvisato il funzionario responsabile dei LL.PP. affinché provvedesse a quanto di sua competenza. Visto che non succedeva nulla la signora si è mossa continuamente in lungo e largo tra gli uffici comunali dell’ Urbanistica, Tributi e Lavori Pubblici perché si dessero da fare affinché perché il problema fosse risolto.

Il suo pellegrinaggio è giunto finalmente al suo epilogo nella mattinata di mercoledì, 20 settembre, quando una squadra della Monteco armata di pale, rastrelli e disinfestante hanno proceduto alla pulizia dell’ambiente esterno, alla derattizzazione ed alla disinfestazione.

Tutto risolto? Ni. Senza voler individuare colpe e colpevoli, ma attenendosi esclusivamente all’osservanza dello stato dei luoghi, l’atrio che divide le due ali del palazzo era ed è sempre sporco di evidenti chiazze di eiezioni avicole. L’atrio esterno dell’ingresso secondario, quello prospiciente via D’Enghen, adibito dai dipendenti comunali a parcheggio auto, è ricoperto un po ovunque dalle piume, e non solo, di colombi, quelli che furono banditi dalla città con ordinanza sindacale dell’allora sindaco Montagna che paventò multe e pene a chiunque avesse dato asilo e protezione ai pennuti.

Anche nelle aiole dello stesso giardino di via S. Francesco, già all’indomani della pulitura, l’erba ha ricominciato pian piano a colonizzare l’ambiente, il che significa che la cura e la pulizia va fatta spesso ed accuratamente pena il degrado di uno dei più bei palazzi storici della città nonché ambiente di lavoro di numerosi dipendenti comunali ed il ripristino di pericolose situazioni ambientali dal punto di vista igienico sanitario.