“I due centri dell’opposta sponda si incontreranno. Il “vecchio” lascerà felicemente il passo al “nuovo”. Quel nuovo è il suo preferito”.
Galatina – Oltre al movimento 5 stelle che come più volte detto dal suo leader “correranno da soli”, si intravedono, ma non tanto in lontananza, due coalizioni.
Da una parte Berlusconi, Salvini, Meloni, e dall’altra parte Renzi, Pisapia, Bersani. Più altri probabili, presunti e presumibili ( Alfano).
I due schieramenti hanno un centro, nel centro-destra il centro è Berlusconi e Forza Italia, nel centro-sinistra il centro è RENZI e il PD.
Tra Berlusconi ( il centro) e la premiata ditta SALVINI & MELONI, poche possibilità di dialogo, alleati loro malgrado per necessità ma incompatibili da ogni punto di vista: politico, caratteriale, umano.
Nell’altro schieramento di centro sinistra, il centro rappresentato da Renzi, se mai dovesse arrivare ad una intesa con il “campo progressista “e con “MDP” sarà quanto di più incollaticcio ci potrà mai essere nella vita politica nazionale.
Una specie di matrimonio tra persone che si odiano profondamente.
Per certi versi le forze politiche rappresentate dal FI e PD, i centri dei loro rispettivi schieramenti, sarebbero le forse politiche più affini e più aderenti dal punto di vista politico.
E logica vorrebbe che fossero queste due forze, pur nelle loro differenti affinità, ad amministrare il Paese.
Quale sarebbe lo scandalo tra l’ alleanza di due forze politiche moderate che probabilmente raccolgono voti nello stesso elettorato.
Una cosa è certa, la conflittualità sul diverso modo di vedere le cose è in entrambi gli schieramenti più accentuata con gli alleati, con i partiti della stessa coalizione, che tra i partiti centrali di entrambi gli schieramenti.
Potrà piacere oppure no, ma è così ed è anche evidente.
Non so se succederà o no, non so se avrà successo o no, so che non piacerebbe ai molti abituati a “demonizzare” per mestiere, ai molti moralizzatori di professione, sempre pronti a immaginare una “superiorità” morale, crollata, tra la loro interessata disattenzione.
A me piace immaginare un qualcosa che vada in questa direzione, sarebbe la sintesi delle minori differenze e sarebbe politicamente affascinante.
Sarebbe un qualcosa di diverso o anche di inevitabile ed è questa “possibilità” la forza di Renzi ed è la stessa “possibilità” la forza di Berlusconi.
La forza dei due “centri”.
Il vecchio ed il nuovo che finalmente si incontrano ed il “vecchio” che lascia felicemente il passo al “nuovo”, al suo preferito: RENZI.
Io aspetto.