Cerimonia celebrativa domenica 7 gennaio ore 10.30 nella Chiesa “Congrega dell’Immacolata”.
Cronaca/ di Ufficio Stampa Comune di Cutrofiano
Cutrofiano – Il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, sarà a Cutrofiano per celebrare l’ingresso nel circuito nazionale delle «Città della ceramica» e la cerimonia conclusiva della mostra nazionale itinerante « Grand tour – Alla scoperta della ceramica classica italiana», organizzata dall’Associazione italiana città della ceramica (AiCC).
In tutta Italia sono appena 40 i Comuni che possono fregiarsi del marchio (in Puglia solo Grottaglie e Laterza e ora anche Cutrofiano).
L’appuntamento è per domenica 7 gennaio, alle ore 10:30, nella chiesa «Congrega dell’Immacolata», dove sono esposti manufatti unici realizzati secondo i principi artistici e formali dell’artigianato artistico «di antica memoria», provenienti dalle 37 città della ceramica.
Oltre al viceministro, saranno presenti Oriele Rolli e Tommaso Campa, rispettivamente sindaco ed assessore alle Attività produttive del Comune di Cutrofiano; Antonio Donato Colì, presidente della categoria ceramisti di Confartigianato; l’architetto Carlotta Ligori che ha curando l’allestimento della location; i rappresentanti dell’associazione “Ceramica Artigianale del Salento” e della Pro loco.
La mostra è composta, principalmente, da vere e proprie riedizioni di pezzi storici o produzioni ispirate al gusto tradizionale, da oggetti di uso comune ed altri puramente decorativi. Dall’età arcaica al tardo Medioevo, dal Rinascimento al Settecento, dal Neoclassico al Liberty e al Decò, fino al recente influsso del design, l’Italia viene raccontata da ceramiche dalle forme e dai segni più diversi: a volte è il decoro a prevalere, altre volte è la figura, graffita o dipinta, e altre ancora la plastica, eseguita a mano libera o realizzata con la tecnica dello stampo. Trovano spazio anche le opere dei ceramisti cutrofianesi. La Congrega dell’Immacolata, eretta nel XVIII secolo, è di forma ottagonale ed è un importante «contenitore» culturale ovvero uno «scrigno» rococò con tele di gran pregio.