Mi rifaccio, umilmente, all’articolo apparso ieri sulle pagine di questo giornale, dal titolo “IL GIORNO DOPO IL VOTO”, non solo per condividere quanto nell’articolo stesso contenuto, ma soprattutto per arricchirlo nei limiti di quanto io possa farlo.
Quello che nella nostra città è successo in occasione delle elezioni di giugno scorso è stato solo un assaggio di quanto accadrà tra non molto.
Un gruppo di ragazzi sconosciuti ed impreparati, tenuti insieme dal chupa- chups, hanno messo in fuga una serie di leader la cui sola presenza, in altri tempi, avrebbe garantito la vittoria.
È l’ ILVA che ci farà perdere, i “cari saluti” che pa’ Vendola mandava al presidente.
È Fiorillo e la sua banda che ci farà perdere.
È la TAP, calata con prepotenza contro il volere del territorio.
È la trasformazione del dolore della gente in “affari”che non ci farà più vincere.
Io spero non succeda e mi batterò perché questo non succeda, ma nel caso contrario, siamo stati noi stessi a creare l’antipolitica.
Sarà “emozione pura” veder salire con la sua solita eleganza il leader DI MAIO al Quirinale ed ancora di più vederlo scendere con l’incarico.
Quel che succederà dopo, lo sa solo Dio.
Per quanto il mio pensiero possa valere, penso che se dovessero vincere è bene che governino, che dimostrino cosa e quanto sanno fare.
Il mio giudizio nei confronti del “movimento” è un “non giudizio”.
Se guardo come amministrano dove governano, Roma compresa, mi vengono i brividi.
I voti a loro, non sono per quello che sanno fare, ma per quello che gli altri hanno combinato.
Se guardo tanti candidati la cui sola “candidatura” e non dico l’ “elezione” offende le istituzioni, mi tornano i brividi.
Se governeranno sarà difficile per loro fare peggio di chi li ha preceduti.
E non è detto che anche facendo peggio non continuino a crescere .
Sarà difficile insomma “sostituirli” e ancora di più lo sarà, se a tentare di farlo saranno i soliti partiti.
Sarà difficile se non cambieranno. Sarà difficile se noi non riusciremo a cambiarli.
Io ci provo.