togaRubriche/Opinioni/di Veronica Romano

Caro Sindaco, Lei non finisce mai di stupirci, Lei ci riporta in un mondo “surreale” , un mondo dove la genialità è al potere.

E’ geniale infatti, in ogni sua sfumatura di grigio, l’idea di un bando per conferimento incarico ad  “avvocato su misura”.

Io non so se la procedura è impugnabile o no, ma mi chiedo dal punto di vista politico, dal punto di vista di chi amministra la cosa pubblica, la collettività, se è mai possibile un concorso-non concorso del tutto affidato alla discrezionalità dei giudicanti.

Non si sta scegliendo il legale di fiducia di una ditta privata specializzata nella coltivazione di “broccoli”, siamo nella pubblica amministrazione e qualunque e qualsiasi cosa ha l’obbligo di essere non solo trasparente, chiara e imparziale, ma non creare neanche il dubbio, il sospetto che lo fosse.

Allontanare i malpensanti che già albergano nei loro pensieri, la cattiveria che                        tra le pieghe della prova o controprova, si possa nascondere un percorso già confezionato, un percorso creato su misura.

Per come io sono, militante di un partito brutto, sporco e cattivo, mai mi sarebbe  venuta in mente un’idea così complessa e complicata.

Per come io la penso, mai inventerei un percorso che non fosse al di sopra di ogni sospetto.                                                                                                                                                                         

E state pur tranquilli che se sfortunatamente a qualcuno venisse in mente di farlo, neanche un secondo dopo avrei poggiato quello che resterebbe della tessera fatta in mille pezzi, sul tavolo della sezione.                                                                                                                            

Capisco voi siete diversi, molto diversi, voi venite dal “civismo” che è vero,  è diverso dai partiti. E’ peggiore.                                                                                                                             

Avete fatto pari pari quello per cui accusate disinvoltamente i partiti, raccontando appunto una diversità che nessuno riesce a vedere, una diversità immaginaria.  Avete fatto in fretta ad imparare, avete copiato il peggio, ma fatto da voi ha un altro sapore.                                                                                                                                                            

Ha il sapore del “nuovismo”.