La scrittrice leccese, su invito della Casa Editrice Kimerik, sarà alla Fiera Internazionale per presentare suo nuovo libro “IO SONO L’AMORE”
La notizia è ufficiale, dal 10 al 14 ottobre, la scrittrice leccese Giovanna Politi, su invito della Casa Editrice Kimerik, sarà alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, una delle più prestigiose al mondo, dove presenterà il suo nuovo romanzo “io sono l’a-more”, già nei primi posti delle classifiche di vendita a distanza di solo poche settimane dalla sua uscita.
E’ l’ennesimo importante, prestigioso, significativo riconoscimento per la scrittrice e poetessa salentina, che nell’occasione sarà ancora una volta ambasciatrice all’estero della cultura leccese e salentina.
Io sono l’a-more (Kimerik) è il romanzo che educa a un nuovo “sentire” oltre l’udibile, la narrazione sensuale, passionale, ma anche dolorosa della natura umana in tutte le sue fragilità e in tutta la sua contraddittoria bellezza. L’essere umano, incoerente, sofferente, mortale, è salvato da una sola meraviglia che, a un tratto, irrompe e gli s’impone: l’a-more. Perché a-more significa: senza morte. Chi ha amato, anche solo per un solo istante, ha infatti sublimato la sua anima rendendola immortale.
Livia, la protagonista, è una ragazza sorda dalla nascita che conduce il lettore nel suo mondo ovattato e silente, dove segnando con mani veloci come rondini in volo, condivide il suo mondo di donna-isola, il suo rapporto speciale con la mamma, quello magico con la nonna, quello rabbioso con un padre assente che poi recupera scoprendosi libera da ogni rancore, quello con la poesia che le esplode dentro servendovi dell’aria salmastra come vettore per ogni sua emozione. Livia che ama Lorenzo, l’amore infedele che si scontra con tutti i falsi perbenismi, ma che cede il passo, dopo la passione più incontrollata, al sentimento umano della compassione e del dono.
Io sono l’a-more è il romanzo che capovolge il tavolo, che cambia la direzione di ogni visione, che sconvolge le coscienze, che spappola la carne e irrora le arterie del cuore; è la traduzione di ogni sentimento umano perché lo sviscera e lo scompone per arrivare poi all’unica, possibile conclusione: solo l’amore salva.