Al danno la beffa: l’Amministrazione scarica i costi dei suoi errori sui cittadini.

Cronaca/ di Redazione

Galatina – Una marea di verbali di violazione al codice della Strada, nello specifico accesso nella ZTL del centro antico, elevati tramite il dispositivo elettronico dei varchi sono state oggetto di ricorso da parte dei presunti contravventori e sono stati accolti dal Giudice di Pace.

La novità, meglio dire la stranezza di tutto ciò, non consiste tanto nel fatto che una decina di verbali di contravvenzione (ma sono e saranno tantissimi di più) siano stati annullati quanto nella motivazione per cui il Giudice ha ritenuto debbano essere accolti.

Avevamo già trattato l’argomento in occasione di alcuni verbali annullati dal Giudice di Pace di Ugento e sulla conseguenziale condanna del Comune di Galatina al pagamento, in solidale con l’Ufficio delle Entrate, di circa 900 euro. La motivazione dell’annullamento era basata sulla mancata presentazione di idonea documentazione a supporto della presunta violazione ed alla contumacia del Comune in sede di giudizio.

Pensate che qualcuno di coloro che hanno combinato l’inguacchio abbia pagato per l’errore commesso? Neanche per sogno. Ha pagato Pantalone. Però suvvia un errore può essere perdonato se è e resta soltanto quello.

Purtroppo non è stato così, la cosa ha avuto un seguito e tanto altro ne avrà.

Una decina di ricorsi (parliamo soltanto di quelli il cui dispositivo di sentenza è in nostro possesso) sono passati dai tavoli dei Giudici  Raffaele Carluccio, Cosimo Rochira e Luigi Pirro e sono stati tutti accolti e si sono svolti tutti senza la presenza in aula di alcun rappresentante del Comune.

Le motivazioni alla base dell’accoglimento del ricorso oscillano tra: mancata presentazione di almeno un fotogramma che ritrae l’auto al momento dell’accesso nella ZTL; nessuna prova in ordine al corretto funzionamento dell’apparecchio elettronico; insufficiente prova della pretesa sanzionatoria; possesso di regolare permesso per accedere, transitare e sostare senza alcuna restrizione all’interno della ZTL; carenza di documentazione fotografica; documentazione prodotta fuori termine; nessuna foto dell’auto contravvenzionata; mancata documentazione. 

Suppongo che già dalla lettura di queste motivazioni giudiziali abbiate ricavato una sensazione di sgomento, di smarrimento, di abbandono e forse anche di malore al solo pensiero da chi e come siamo governati.

Mi chiedo come faranno mai o con quale coraggio lo fanno gli autori di siffatte castronerie a bussare a cassa il 27 del mese e riscuotere il loro stipendio? Con quale coraggio possa inoltre guardarsi allo specchio chi, preposto al controllo politico, abbia permesso che si perpetrassero e principalmente si reiterassero tali inadempienze e leggerezze ai danni dei cittadini senza aver adottato alcun provvedimento disciplinare ed anzi dichiarare in consiglio comunale che a pagare sarebbe stato solo e soltanto il cittadino?

Come si fa a sanzionare un cittadino che è in possesso di un regolare permesso di transito nella ZTL, peraltro rilasciato dalle stesse autorità di Polizia Municipale, per essere transitato nella ZTL?  Come si fa a non produrre alcuna documentazione valida ai fini di un contenzioso e pretendere che la propria versione possa essere accettata come il  “verbo”  soltanto perché si fa parte di una pubblica amministrazione?

Sentite cosa scrive nella sua sentenza a tal proposito il Giudice Luigi Piro :” E’ da ritenersi privo di dimostrazione l’assunto della P.A. circa la presunzione di fede privilegiata attribuita ai propri atti da possedere il carattere tanto preminente e superiore da poter essere assimilata ad un dogma

Ci sta ben poco da aggiungere al perfetto abito confezionato su misura dal Giudice per alcuni soggetti del nostro apparato politico-burocratico, resta da stabilire ora se anche se in questo caso dovrà essere Pantalone a pagare oppure se saranno adottati opportuni provvedimenti.

Ricordo benissimo che in sede di Consiglio Comunale, all’interrogazione consiliare fatta dal consigliere socialista Giuseppe Spoti sulla ZTL e su quanti fossero i verbali annullati dal Giudice per contumacia del Comune e mancata produzione di documentazione, l’assessore Mauro, ebbe a dire, e poi a ribadire, che si trattava di un solo caso. Ignoranza sui dati o pietosa bugia? Qualunque delle due sia stata la verità la cosa è e resta assai grave.

Se aggiungiamo, poi, che resta da affrontare e quantificare la massa di contravvenzioni annullate d’ufficio per palese o presunto errore amministrativo, considerando che ciò ha comportato costi di notifica, di Pra, di personale, etc., allora la cosa comincia a diventare molto più pesante in termini di costi e continuare a scaricarli ancora e sempre sul cittadino per continuare a privilegiare incompetenti ed incapaci non è assolutamente corretto ed ancor meno è giusto.