Come cambiano i tempi…o forse siamo noi che cambiamo!
Rubriche/ PensieriParole/ di Piero D’Errico
Se mai, in una sera d’estate di un po’ di anni fa, seduti a parlare su un muretto confinante con la via principale e a quattro passi da casa, a qualcuno della mia comitiva fosse venuto in mente di canticchiare una canzone di BRUNO MARTINO, avremmo fatto tutti un salto al fruttivendolo di fronte a cercare cime di rape e pomodori guasti da lanciare in corsa sino a casa di quel “cantante”.
Era fuori moda, non era per noi giovani, la sua musica era per “matusa”, per i nostri nonni, i nostri genitori.
La sua musica rimase sempre musica di nicchia e noi abituati come eravamo a rock e twist la detestavamo.
Nel corso dei miei anni, ho avuto sempre occasione di risentire le sue canzoni e vi dirò, ora “le adoro”.
E’ stato riscoperto e rivalutato, le sue canzoni riprese dai grandi della musica di oggi.
Per chi non aveva la nostra età, cantava, tra le tante, “ odio l’estate, che ha dato il suo profumo ad ogni fiore”.
Ho imparato tardi ad ascoltare e amare la sua musica, le sue canzoni e soprattutto le parole delle sue canzoni.
Non avevo capito la sua grandezza, la sua malinconia, la sua poesia.
Raccontava la tristezza che lascia la fine dell’estate e degli amori nati in quel periodo che durano solo il tempo di quella stagione.
Parlavamo del più e del meno, qualche sera fa, con vecchi amici che raramente mi capita di incontrare.
Non so com’è che il discorso è andato a finire sulla musica che ascoltavamo ora. Le canzoni di Bruno Martino, incredibilmente piacevano a tutti noi e tutti noi le ascoltavamo sempre con gioia.
Noi che un’eternità di tempo prima le avevamo detestate.
“ Come cambiano i tempi” – disse uno.
O forse eravamo solo noi ad essere cambiati.