Convocata riunione d’urgenza per martedi a Roma. Allarme uliveti, bisogna decidere come affrontare la moria degli ulivi nel Salento. Le novità drammatiche, arrivate con l’individuazione del batterio che ha colpito le piante in tutto l’arco ionico leccese, ha richiesto, infatti, una seduta straordinaria del Comitato fitosanitario nazionale, che si riunirà il prossimo martedì. È in base a ciò che verrà deciso in quella sede che il ministero dell’Agricoltura dovrà emettere un apposito decreto, da comunicare poi a Bruxelles.
Quello che si ipotizza è il blocco totale in loco della legna e delle ramaglie derivanti dalla potatura degli ulivi sugli 8mila ettari interessati tra Gallipoli, territorio da cui è partito il primo focolaio, Ugento, Parabita, Alezio, Sannicola, Taviano, fino, a quanto pare, a Lequile. I materiali probabilmente non potranno uscire dal territorio, proprio perchè infettivi. Ci potrebbe essere invece una deroga per bruciare sul posto.
Il batterio individuato dall’osservatorio fitopatologico regionale e l’Ufficio provinciale dell’agricoltura è stato Xylella fastidiosa, rientra nella lista A1 della Eppo, l’organizzazione intergovernativa responsabile della cooperazione europea per la salute delle piante. E dalla scheda relativa ciò che emerge è che non solo Xylella fastidiosa non era prima presente in tutta la zona europea, al contrario di Asia e America, ma è un tipo di batterio riscontrato finora soprattutto sulle viti. E da qui l’altro timore, che possa attaccare anche i vitigni salentini.