Deciso nella riunione dei capigruppo, nella seduta che ha preceduto il Consiglio regionale della Puglia.
Bari – Nel corso della riunione sono state ascoltate le delegazioni di Coldiretti Puglia e dell’Associazione Nazionale delle Bonifiche, alla presenza dei Presidenti della Giunta regionale Michele Emiliano, del Consiglio, Mario Loizzo e dell’Assessore all’Agricoltura regionale, Leonardo Di Gioia.
“Il Presidente Emiliano ha addirittura sollevato dubbi di legittimità costituzionale nell’affidamento del servizio irriguo dai Consorzi di Bonifica ad AQP” ha spiegato il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, a capo della delegazione degli agricoltori che sin dalla prima mattinata sono arrivati a Bari, provenienti da tutte le province pugliesi per presidiare la seduta del Consiglio regionale pugliese e scongiurare l’affidamento della gestione dell’acqua irrigua ad AQP. Tanti gli striscioni e i cartelli portati al presidio ‘Giù le mani di AQP da acqua irrigua’, ‘Fuori AQP da cabina di regia acqua’, ‘Agricoltori cittadini pugliesi di serie B’, ‘NO al caos pilotato su Consorzi di Bonifica’, ‘Politica gattopardesca’, ‘I debiti dei consorzi di bonifica commissariati non li abbiamo fatti noi’, ‘20 anni di commissariamento NO ai Ponzio Pilato’.
“In sintesi data la complessità del tema e le notizie strumentali e poco rispondenti alla verità che sono circolate nelle ultime settimane – ha aggiunto il Presidente Muraglia – i capigruppo hanno deciso di rinviare la discussione della proposta di modifica della norma sui Consorzi di Bonifica commissariati, perché necessari ulteriori approfondimenti. L’abbiamo definito ‘caos pilotato’ perché si sta creando apposta confusione tra acqua e opere di bonifica. E’ scorretto illudere i cittadini pugliesi, affermando che con il passaggio della gestione dell’acqua dai Consorzi di Bonifica all’AQP non pagheranno più, perché i debiti dei 4 Consorzi causati da quasi 20 anni di commissariamento non spariranno per incanto e dovranno essere pagati. In realtà, considerato che gli agricoltori, i cittadini pugliesi che l’acqua la pagano regolarmente e già profumatamente, avranno l’aggravio del 10% di IVA in più sulle bollette, come già avviene per chi si approvvigiona dai pozzi attraverso l’ARIF. Gli stessi agricoltori/cittadini pugliesi sono, tra l’altro, chiamati a pagare gli oneri di contribuenza per le opere di manutenzione ordinaria, di cui beneficiano gratis gli urbani, senza che le opere siano realmente effettuate”.
Il debito non è stato creato dagli agricoltori – precisa Coldiretti Puglia – piuttosto dal lungo commissariamento dei 4 Consorzi Arneo, Ugento Li Foggi, Stornara e Tara e Terre d’Apulia che si stanno fondendo nel Consorzio di Bonifica del Centro – Sud che, in grave crisi economico-finanziaria, non sono stati più in grado di garantire la vitale attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio.
Inoltre, per quanto riguarda le cosiddette anticipazioni, va sottolineato che la Regione, con legge 4/2003, impose ai Consorzi la sospensione dell’emissione dei ruoli di contribuenza disponendo, al contempo, che alla relativa copertura avrebbe provveduto la Regione stessa destinando le relative risorse in sede di bilancio.