Con un incremento del 24% le esportazioni salentine primeggiano in Italia.

Rubriche/Ricerche e Studi/ di Ufficio Studi Camerali

I dati  dei primi nove mesi dell’anno 2018 hanno mostrato una crescita tendenziale  pari a  +24,5% delle esportazioni salentine, decisamente superiore al dato nazionale (+3,1%) e soprattutto pugliese (-2,7%).

Soddisfacente  (+18% ) anche la crescita congiunturale, la variazione cioè del terzo trimestre 2018 rispetto al trimestre precedente, scaturita da un fatturato estivo di circa 145 milioni di euro.

Le vendite estere dei primi nove mesi del 2018 ammontano a circa 450 milioni a fronte di oltre  267 milioni di acquisti dall’estero, con un saldo positivo pari a 182,2 mln. Negativa (-2,7%), invece, la variazione dell’export pugliese, determinata dalle province di  Taranto (-16,2%),  Brindisi (-4%) e  Bari (-3,6%).

Gli apporti positivi alla crescita dell’export pugliese sono imputabili, oltre che alla provincia salentina, anche a quella foggiana (+5,4%) e alla BAT (4%). Il 50% dell’export pugliese è riconducibile alla provincia di Bari con quasi 3 miliardi euro, seguita da Taranto con 834 mln  (14%) e Brindisi con circa 701 mln (11,7%).

L’apporto della provincia dauna è stato  del 9,7% con 582 mln di vendite estere, poi segue Lecce, che copre il 7,5%  dell’export pugliese e infine la Bat  che  con 425 mln di euro rappresenta il 7,1% .