Cronaca/ di Comune di Cutrofiano

In qualità di Sindaco e  Autorità Sanitaria locale avverto l’obbligo Istituzionale, ma in particolare  morale, di denunciare pubblicamente il disagio che ho provato nella gestione di una emergenza legata ad una tragedia che ha interessato un intero nucleo familiare del mio Comune in data 16 Gennaio u.s..

E’ noto quanto riportato dalla recente cronaca, circa il suicidio avvenuto nella mia Città  di un giovane concittadino di appena 40 anni che ha lasciato la moglie e due figli di cui uno in tenera età.

Raggiunto dopo il ritrovamento del cadavere, da una telefonata da parte di un familiare, in forte disagio su come comunicare l’accaduto alla moglie della vittimae ai  figli, mi  adoperavo tempestivamente per individuare uno Psicologo  del servizio pubblico .

Interfacciatomi  immediatamente con i servizi  competenti dell’ Azienda Sanitaria Locale per chiedere la disponibilità di un professionista Psicologo che potesse prendere in carico il problema,ottenevo al seguente risposta:“purtroppo non esiste un servizio pubblico a tale scopo dedicato”.

Nel frattempo, essendo la situazione divenuta ingestibile, alcuni familiari contattavano una giovane Psicologa, libera professionista,del luogo (la stessa dallo scrivente individuata per la gestione del caso )    che subito si dichiarava disponibile, avendo immediatamente  compreso la gravità del caso.

Anche in considerazione dell’accertato aumento dei casi di suicidio, incidenti stradali ecc., mi rivolgo alle Autorità preposte, affinché si adoperino a dare  completa attuazione della normativa vigente in materia, creando le indispensabili  attività di supporto psicologico nel sistema di Emergenza Sanitaria della Regione Puglia, considerando le urgenze/emergenze territoriali ordinarie oltre a quelle di maxi emergenza( catastrofi) con il compito di prestare la dovuta attenzione ai problemi di ordine psichiatrico-psicologico che possono manifestarsi ai soggetti coinvolti.

Vista la normativa nazionale, occorre procedere alla ridefinizione del sistema  regionale della emergenza sanitaria, attraverso la istituzione di una equipe psicosociale per le emergenze( EPE) e la pianificazione di attività di assistenza psicologica, sia rispetto alle urgenze/emergenze ordinarie ( incidenti stradali, incidenti sul lavoro,suicidi ecc.) che alle urgenze/emergenze straordinarie, coordinate con i servizi attivati dalle Centrali Operative 118.

Gli intendimenti previsti dal legislatore nazionale non risultano  purtroppo recepiti a livello regionale, in quanto la bozza di Piano Regionale della Salute non prefigura la strutturazione dei servizi di supporto psicologico nella organizzazione dei soccorsi in situazioni di emergenza/urgenza ordinaria sia anche nella eventualità di assistenza prestata alle vittime di incidenti traumatici.

Pertanto, con la presente, si chiede la istituzione di un tavolo tecnico presso l’Assessorato al Welfare Regionale con la presenza di tutti gli attori coinvolti ( ASL-REGIONE-ORDINE PSICOLOGI-ASS.NI DI CATEGORIA-SINDACATI ecc.) al fine di affrontare le problematiche evidenziate.