Da 1500 euro lordi al mese del passato ora costano 3.800 e sempre con assegnazione diretta di incarico. Gli ordini professionali cosa ne pensano?

Cronaca/di Redazione

Galatina – La minestrina è sempre la solita. “Considerato che a carico del Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) nominato per l’espletamento delle attività relative ai servizi di igiene ambientale e complemetari presso la Direzione Territorio e Qualità Urbana gravano notevoli incombenze (…)” bisogna procedere ad affidare l’incarico di assistente al RUP ad un professionista esterno.

E così l’arch. Miglietta, detto fatto, ha pensato bene di affidare l’incarico, rispetto al passato, ad una nuova figura professionale.

Sarebbe stata una soluzione lineare, specie dopo tanti anni della dott.ssa Patera, se non ci fossero due particolari. Il primo è di natura economica. Mentre sino a pochi mesi fa questo incarico ci costava all’incirca 1.500 euro lordi al mese ora incredibilmente lo stesso incarico di assistente al RUP, badate bene assistente, è lievitato a ben 3.800 euro al mese per sei mesi per complessivi 22.834,40 euro.

Tanto costerà alle casse comunali l’ing. Luigi Antonazzo per assolvere all’incarico di assistente al RUP per le attività di carattere tecnico-amministrativo ed economico finanziario inerenti al progetto per la partecipazione ad un bando regionale dell’importo di 66.842 euro finalizzato all’acquisto di attrezzature per la raccolta differenziata e per la gestione del ciclo rifiuti.

Lungi da noi discutere o mettere in discussione le competenze tecnico-amministrative ed economico-finanziarie del professionista anche se tante, così diverse e tutte insieme in un’unica persona impressionano. Ma 22.834 euro ci sembra una sommetta assai cospicua per la figura professionale di assistente al RUP principalmente se consideriamo che lo stesso RUP ci costa complessivamente circa 35.000 euro per un intero anno di lavoro.

Ancora più sconcertante è la procedura adottata per giungere all’affidamento dell’incarico al professionista. In Determina, la n. 39 del 21 gennaio 2019, lo stesso afferma di aver espletato la procedura di ricerca nel MEPA del Consip e di non aver rinvenuto al suo interno nella sezione “Servizi di supporto specialistico” alcuna voce dedicata alla gestione del “ciclo dei rifiuti-settore ambientale”, pertanto ha deciso di ricorrere all’affidamento diretto dell’incarico all’esterno del Mepa.

Da quando è entrata in vigore l’obbligatorietà di ricorrere al MEPA, soprattutto con le figure professionali non ce ne va bene una perchè o esiste al suo interno ma si preferisce una trattativa diretta con un solo professionista oppure non esiste e si procede con l’affidamento diretto fuori mercato.

Anche questa volta è andata così, siamo proprio sfigati anche se ciò non avrebbe sicuramente impedito al nostro bravo dirigente Miglietta di far ricorso ad una procedura negoziata con invito alla partecipazione almeno a tre, quattro professionisti del settore. Niente di tutto ciò forse egli, o chi per lui, conosce talmente bene l’ing. Antonazzo da avere la certezza assoluta che in tutta la Provincia non esiste assolutamente una figura professionale più preparata e competente.

Chissà, se venisse a conoscenza della vicenda, cosa ne penserebbe l’ordine degli ingegneri e degli architetti della provincia di Lecce?