“Quella brutta sera Dio si è distratto”

Rubriche/PensieriParole/ di Piero D’Errico

Era davanti a un bar, era lì per caso.
E quel proiettile che avrebbe potuto benissimo andarsi a schiantare sull’insegna del bar o sulla ruota di un tram, ha fermato la sua folle corsa nella schiena di Manuel, atleta della nazionale di nuoto, che non avrà più l’uso delle gambe.

Nello stesso istante, quello stesso proiettile si è infilato, spezzandolo in mille pezzi, nel cuore della gente, di tanta gente.
Volevamo dire a Manuel tante cose, fargli coraggio, stargli vicino con il pensiero e con le preghiere.

Eravamo quasi in lacrime al pensiero di come avrebbero potuto raccontargli l’accaduto, come avrebbero potuto dirgli che la sua vita era di colpo cambiata, non era più come prima.
Pensare come avrebbe potuto reagire davanti a quella “sconfitta”.

Come spiegare a Manuel che si era trovato per caso lungo la linea orizzontale di una pallottola uscita dalla pistola di due balordi.
Ha detto al risveglio: “fatti coraggio” rivolgendosi a sua mamma e forse a tutti i genitori che in quel momento lo consideravano un loro figlio.
Lo ha detto con dolcezza, con tanto amore, senza versare in quel momento, neanche una lacrima.

Eravamo in pensiero, volevamo far sentire intorno a lui l’affetto e l’abbraccio di tutti noi e invece le sue parole come pietre hanno dato coraggio a noi che volevamo dare coraggio a lui.

Nella vita si può essere campioni senza aver vinto mai nulla.
E tu Manuel sei già un campione, un grandissimo campione.
Sei l’ atleta più importante, quello che ha vinto di più, quello che ha vinto tutto, quello che ha vinto sempre.

Manuel, quella brutta sera Dio si è distratto.
Sì Manuel, si è distratto solo per un attimo.