Cronaca/di Redazione
Galatina – Fosse stata una delle tante scene della serie “Amici Miei” sarebbe stata da antologia della risata. Purtroppo era tutto vero ed al dolore i parenti della defunta hanno dovuto aggiungere rabbia per quanto stava assurdamente succedendo.
Veniamo ai fatti. Sabato, 23 febbraio, la salma accompagnata dal corteo funebre giunge nel cimitero comunale di Galatina per officiare quella che è la parte conclusiva e la più dolorosa di un rito funebre: la tumulazione.
Il loculo in cui doveva essere tumulata la salma era tra quelli di ultimissima realizzazione, un capannone ancora incompleto o se vogliamo completo solo per metà nella sola ala sinistra composta da circa 50-60 loculi già ultimati.
La sgradevole sorpresa è giunta nel momento in cui gli addetti alla sepoltura hanno tentato di inserire la bara nel loculo di destinazione. Non riuscivano a farla entrare. La bara restava fuori loculo di circa una decina di cm. Da una più accurata osservazione del loculo hanno poi accertato che lo stesso nella sua parte terminale si restringeva e non permetteva l’inserimento della bara in profondità.
Tra lo sgomento e la rabbia dei parenti, gli operatori funebri hanno cercato una momentanea soluzione tampone. Tumulare la salma in un altro loculo per poi provvedere in un secondo momento alla risoluzione del problema.
Niente da fare. Tutti i loculi avevano lo stesso difetto. Nella parte terminale erano più stretti rispetto all’ingresso. Con degli accorgimenti, sicuramente non tra i più edificanti, gli addetti alla sepoltura son riusciti alla fine ad inserire la bara in uno dei loculi.
Come possano esserci riusciti lo lascio alla vostra immaginazione che non ha bisogno neanche di arrovellarsi troppo per giungere alla soluzione. Inutile anche riportare con dovizia di particolari le reazioni dei parenti, erano infuriati ed hanno manifestato in ogni sede la loro indignazione.
Lunedì mattina c’è stato, sicuramente tardivo ma c’è stato, un sopralluogo del tecnico responsabile del settore cimiteriale e di alcuni rappresentanti della ditta esecutrice dei lavori (dell’assessore al ramo nessuna traccia) per capire cosa e come sia successo e come sia possibile porre riparo.
Di sicuro i loculi saranno stati realizzati con una sagomatura interna difettosa o diventata difettosa in seguito a qualche procedura tecnica errata. Di certo allo stato attuale sono inutilizzabili se non apportando “correttivi manuali” alla bara.
Sarà compito ora dell’impresa trovarli ed ai controllori seguire più attentamente le fasi dei lavori. Con certezza si sa anche che nei prossimi giorni, si provvederà a cura dell’Amministrazione comunale alla estumulazione della salma con asporto della stessa nel loculo di originaria assegnazione.
Aggiungerei che non sarebbe cosa fuori luogo che Sindaco, Assessore e Dirigente porgano le proprie scuse ai famigliari ed un mazzo di fiori sulla tomba recitando una preghiera per la defunta.