Ossa umane abbandonate in uno stanzino, rifiuti speciali a cielo aperto, croce e soffitto nella zona cimiteriale storica a rischio crollo. Loculi difettosi che continuano a creare problemi alla sepoltura, sporcizia diffusa.
Cronaca/di pietro zurico
Galatina – Riceviamo in Redazione il seguente messaggio : ” Nel pomeriggio, proviamo per la terza volta, la tumulazione del mio papà, visto che le precedenti non sono andate a buon fine per loculi difettosi. Speriamo bene“.
Il messaggio è firmato.
Vuoi vedere, per dirla secondo le scempiaggini del sindaco Amante che si è trattato di un altra bara anomala e noi del Sedile siamo degli speculatori?
Volesse il cielo avesse ragione lui purtroppo non è così, anzi è peggio ancora. Il nostro cimitero, dove son sepolti i resti umani delle nostre persone care, è luogo non solo di errori ma anche di orrori, di degrado, di sporcizia, di pericolo per l’incolumità fisica delle persone e di una trascuratezza incredibile.
Ripeto quanto ebbe a scrivere Ugo Foscolo ne “I Sepolcri” e dedicarlo nuovamente al nostro egregio sig. Sindaco ed alla egregia assessore ai Lavori Pubblici: “Una civiltà che non rispetta i morti non merita di sopravvivere”.
Il servizio fotografico che pubblico, a testimonianza di quanto ho visto e scrivo, è quanto di più raccapricciante possa capitare di vedere all’interno di un cimitero comunale e purtroppo è il nostro cimitero. Spero anche che questo mio scritto serva a scuotere le coscienze non solo degli amministratori che ci stanno ormai abituando sempre più al peggio ma anche di tutti coloro che hanno il dovere istituzionale di controllare ed intervenire per la tutela dell’incolumità fisica dei cittadini, della qualità dell’ambiente e della salute pubblica.
Già detto dei loculi difettosi. Pare proprio che i lavori postumi eseguiti o tentati per risanare le anomalie non abbiano dato i frutti sperati. I loculi, stando alla documentazione fornitaci dal lettore, erano e restano difettosi e probabilmente con difetti insanabili.
Dal nuovo passiamo ora al vecchio. Passiamo a quelli che sono conosciuti come i loculi della parte antica o “storica” del cimitero. Una struttura il cui tetto ha i ferri scoperti ed arrugginiti. Sono a rischio di crollo da un momento all’altro. Al soffitto si è aggiunto il pericolo crollo anche della croce in muratura. Possibile che nessuno si sia accorto dello smottamento di alcuni mattoni che mettono in serio pericolo la staticità della struttura che da momento all’altro può venire giù?
Aggiungiamo al tutto – in maniera tale che nella malaugurata ipotesi si verificasse qualcosa di serio nessuno dei responsabili addetti ai controlli possa dire, lavandosi la coscienza, che non sapeva niente – che a dividere il visitatore dal pericolo vi è solo (come documentano le foto) un sottile nastro attaccato ad alcune transenne. All’interno delle transenne poi il luogo è diventato un deposito di spazzatura varia.
A qualche metro di distanza vi è poi una stanzetta abbandonata. La porta è sempre aperta ed al suo interno si trova ciò che non si vorrebbe mai vedere. Su una scaletta che porta verso il terrazzino vi è depositata, in stato di abbandono, una cassetta in rame che riporta il nome e cognome di una defunta. Al suo interno vi sono ossa umane abbandonate da chissà quanto tempo.
Cosa fanno quelle ossa umane nascoste in quel luogo? Dovrebbero essere nell’ossario. Ci sta qualcosa di inquietante che qualcuno dovrebbe prendersi la briga di scoprire. Nascoste e lasciate lì perché? Per liberare forse velocemente, e di nascosto, qualche loculo che qualcuno si era già “impegnato” a far assegnare a qualcuno? Oppure qualcosa di diverso? Di certo quelle ossa umana nascoste dentro uno stanzino non potevano e non possono starci.
Dicevamo poi della scaletta che dalla stanzetta porta sul tetto. Da quel tetto si presenta ancora un’altra scena raccapricciante. Un enorme cassettone in lamiera completamente scoperto a guisa di discarica a cielo aperto. Ma al suo interno non vi sono rifiuti inerti o similari. Trattasi di rifiuti speciali che vengano accumulati all’interno e vi restano (sempre a cielo aperto) fino a che il cassettone è saturo o fino a quando qualcuno non decida di procedere allo smaltimento.
Ultimo, ma non in ordine di importanza, l’immondizia sparsa un pò ovunque. Dai residui edili accantonati ed abbandonati ai lati dei muri ad erbacce disseminate ovunque e poi vuoti in plastica trasportati dal vento a scorrazzare. Ma chi dovrebbe provvedere alla pulizia delle erbe e dei rifiuti assimilabili a quelli urbani all’interno del recinto cimiteriale? E alla apertura e chiusura del cimitero? A mezzogiorno è suonata la sirena, sono uscito a mezzogiorno abbondantemente inoltrato dall’entrata/uscita secondaria del cimitero ancora aperta. Poi sulla strada del ritorno ho notato che la porta dell’ingresso centrale era invece chiusa.
“E’ sempre così, anche di notte” mi è stato fatto notare.