Cronaca/Politica/di Giampiero De Pascalis consigliere comunale lista De Pascalis
La Tari aumenta per le famiglie da un minimo del 3,85 per cento a un massimo del 6,89 per cento e dell’1 per cento per le utenze non domestiche.
È il regalo del sindaco Marcello Amante e della sua maggioranza che dopo un anno e mezzo di governo può essere ricordato solo per controverse azioni amministrative. Cito solo gli eventi nell’ex convento di Santa Chiara, il murales a Collemeto, l’inaugurazione dell’impianto di stoccaggio, i finanziamenti che di rado arrivano a Galatina, gli atti richiesti per consentire all’opposizione di vigilare sull’attività amministrativa della maggioranza, inviati in ritardo o per nulla, le delibere di Consiglio comunale inviate a ridosso dell’assise rendendo difficilissima la loro valutazione.
Per non farci mancare nulla, il nostro sindaco ha fatto un piano della Tari all’insegna della logica ragionieristica. Il risultato non poteva essere altro se non quello che purtroppo graverà sui bilanci di famiglie (in modo più pesante) e imprese. A determinare i maggiori costi il fatto che secondo l’Amministrazione non ci sono impianti di compostaggio in provincia e quindi paghiamo il triplo per lo smaltimento dell’umido. Tutti noi pagheremo oltre 800mila euro di crediti che il Comune ritiene non esigibili, oltre 520mila euro pensano di riscuoterli e in più ci sono aggravi per 220mila euro per una transazione con il gestore e circa 320mila euro chiesti dal gestore del servizio di raccolta e smaltimento per maggiori costi sostenuti nell’anno precedente.
Se accanto a questo aggiungiamo che non brilla la qualità dei servizi affidati alla società che dovrebbe pulire le strade, ad esempio, oltre che raccogliere i rifiuti, il danno che come cittadini subiamo è doppio.
Manca la visione politica, nella gestione dei rifiuti, coperta da atti che vogliono gettare fumo negli occhi. Mi riferisco alla delibera su “Zero rifiuti” che per l’ingenuità delle proposte fa sorridere. Il riciclo viene inteso come occasione, una volta la settimana, per portare in luoghi prefissati le proprie cose e scambiarle.
Lo smaltimento dei rifiuti, per il costo sopportato dai cittadini e per l’impatto ambientale che produce, non può essere trattato con superficialità e pressapochismo. E poi c’è la questione dello smaltimento dell’umido. Prima il sindaco Montagna ci ha fatto perdere la presidenza dell’Aro 5 di cui Galatina fa parte, oggi il sindaco Amante rimane inerte di fronte a Corigliano d’Otranto che ne ha assunto la presidenza e non sollecita l’apertura della discarica di Corigliano d’Otranto che permetterebbe di pagare un terzo per lo smaltimento della frazione di inerte proveniente dalla differenziata. I risparmi sarebbero stati notevoli e, sicuramente, si sarebbe evitato l’aumento, anzi le tariffe sarebbero diminuite. Il sindaco Amante deve muoversi nell’interesse della città: la sua inerzia ci sta procurando troppi danni.