Cronaca/ di Coldiretti Lecce

Contro il mercato parallelo delle piante resistenti a Xylella, unica possibilità di reimpianto per gli agricoltori salentini, per Coldiretti Lecce è necessario l’intervento del Ministro dell’Interno Salvini affinché sia istituita una cabina di regia delle forze dell’ordine che preveda un presidio capillare del territorio.

“Il fenomeno della criminalità nelle campagne pugliesi si espande a macchia d’olio, interessando anche l’area infetta da Xylella, dove ignobilmente stanno lievitando i furti di piante resistenti di Favolosa (FS17) e Leccino appena piantumate che spariscono durante veri e propri raid notturni”, ribadisce il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele, in occasione della firma a Palazzo dei Celestini a Lecce del Patto per la Sicurezza Urbana, alla presenza del Ministro Salvini.

“Dopo anni di blocco produttivo a causa della Xylella e della burocrazia – aggiunge Cantele – gli agricoltori stanno timidamente iniziando a reimpiantare e c’è chi vigliaccamente sta togliendo nuovamente una speranza di futuro alle nostre imprese, rubando le piante appena piantumate. Il danno economico è risibile rispetto all’impatto psicologico su un olivicoltore che, dopo anni di attesa, vede andare in fumo in 1 notte il sogno di poter ricominciare a produrre”.

Si registra un’impennata di fenomeni criminosi che colpiscono e indeboliscono il settore agricolo – rileva Coldiretti Lecce – e non si tratta più soltanto di “ladri di polli”, quanto di veri criminali che organizzano raid capaci di mettere in ginocchio un’azienda, specie se di dimensioni medie o piccole.

“E’ evidente che le piante rubate sono destinate al mercato parallelo delle piante resistenti che sarà sempre più appetibile perché si alimenterà in maniera direttamente proporzionale alla crescita dei reimpianti. Chiediamo alle forze dell’ordine di intensificare il presidio del territorio evidentemente sovraesposto”, conclude Cantele.

Intanto, altrettanto a rischio è il settore viticolo, con bande organizzate che stanno rubando barbatelle appena messe a dimora nell’area a nord di Lecce, teste degli idranti dei pozzi artesiani spariti a Salice Salentino e a Guagnano, i pali di ferro dai terreni e le corone, oltre a tagliare i cavi delle spalliere con gravissimi danni ai vigneti.   

Per questo Coldiretti ha invocato l’intervento diretto del Ministro dell’Interno Salvini, perché le aree rurali sono drammaticamente esposte alla ‘stagionalità’ delle attività criminose in campagna, dove squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo e aprile, rubano l’uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le ciliegie a maggio, rubano le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l’anno, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi perché molto apprezzati dai mercati, rubano gli ulivi monumentali perché qualcuno evidentemente li ricerca.